tag:blogger.com,1999:blog-88358527962943453502024-03-14T05:01:11.732-07:00Historia et PhantasiaCuriosità storiche, appunti e narrativa fra storia e fantasia. Blog di Alpav collegato a www.storia-riferimenti.org alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.comBlogger28125tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-74402515617016067812018-06-30T05:19:00.001-07:002019-10-24T12:19:17.470-07:00Dopo la caduta di Costantinopoli nella Roma ansiosa c'era anche Jacques Cœur<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il papa Niccolo V l'8 luglio 1453 apprese, tramite canali veneziani, della caduta di Costantinopoli avvenuta settimane prima (29 maggio) e ne fu costernato come molti in Europa. Il 30 settembre la Cancelleria pontificia emanava un documento prospettando una crociata. Poco dopo furono avviate una serie di Diete che risultarono inconcludenti. </span><br />
<span style="font-size: large;">Jacques Cœur, il celebre mercante francese caduto in disgrazia alla corte di Carlo VI, arrivò a Roma poco dopo questi fatti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><i>il mercante in una vignetta con il suo motto</i></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="text-align: center;">
<i>francobollo in occasione del 500° anniversario della morte</i><br />
<i>Sullo sfondo il suo notevole palazzo di Bourges</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il pontefice conosceva Jacques Coeur per via delle precedenti ed utili missioni diplomatiche e quindi lo accolse bene ospitandolo, a quanto pare, anche in Laterano. In quel periodo Niccolo V era molto coinvolto nelle relazioni internazionali che potevano essere utili in quel momento difficile della Cristianità ed ipotizzava qualche operazione contro i turchi. </span><br />
<span style="font-size: large;">Molti dei beni del mercante erano stati sequestrati per ordine del re francese, ma non tutto (incluse alcune navi) era in Francia e quindi </span><span style="font-size: large;">Jacques Coeur impegnò parte del suo tempo per recuperare quanto possibile. Non ebbe tempo di frequentare molto papa Niccolò V perchè il pontefice iniziò a star male all'inizio del 1455.</span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Altro </b>personaggio che, quando non era impegnato in missioni, risiedeva a Roma era il cardinale Bessarione. Anche lui era impegnato a recuperare qualcosa (quel che era possibile del mondo culturale bizantino). Lo stesso Bessarione partecipò comunque al brevissimo conclave che si tenne nell'aprile 1455 per l'elezione di papa Callisto III ( l'anziano Alonso Borja, noto sostenitore di una nuova crociata). Allo stesso è riferibile la frase, riportata su una medaglia del 1457 dopo lo scontro di Mitilene (Lesbo) , "<i>fui eletto per l'annientamento dei nemici della Fede (Mussulmani)".</i></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
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<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><i>Bessarione (si era formato a Trebisonda)</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">La situazione in oriente era tuttavia difficile. Nel despotato di Morea i figli del defunto imperatore bizantino non andavano d'accordo, genovesi e veneziani resistevano come potevano, gli albanesi erano attaccati ma si difendevano, gli ungheresi avvertivano la pressione turca ecc..Il pontefice iniziò con una campagna diplomatica che si dimostrò inefficace (uno dei personaggi da lui incaricati fu il genovese Campora, vescovo di Caffa).</span><br />
<span style="font-size: large;">Comunque papa Callisto III organizzò una piccola flotta al comando del cardinale Ludovico Scarampi Mazzarota, patriarca di Aquileia ed a questo si aggiunse con alcuni navi anche Jacques Coeur. Probabilmente coordinava un gruppo di navi ( Notre Dame Saint - Michel, Notre Dame Saint Denis, Notre Dame Saint Jacques ecc.) dove erano imbarcati suoi amici. </span><br />
<span style="font-size: large;">La flotta nel 1456 raggiunse la zona di Rodi anche per supportare i cavalieri ospitalieri. Ci furono ovviamente degli scontri con i turchi. In tali frangenti il magnate francese fu ferito o si ammalò. Il 25 novembre 1456 comunque Jacques Coeur morì nell'isola di Chio. Fu sepolto in una chiesa di cui non si hanno più evidenze dopo l'occupazione turca dell'isola. Comunque ha lasciato all'interesse dei turisti il suo bellissimo palazzo di Bourges.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
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<br /></div>
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<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-59922415623775366782018-06-21T09:36:00.002-07:002018-06-22T09:25:10.475-07:00L'interesse dei Medici di Firenze per l'arte islamica<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nell'ambito di una mostra programmata a Firenze fra il 22 giugno – 23 settembre 2018 gli interessati avranno occasione di farsi un'idea dell'interesse collezionistico dei Medici per l'arte islamica.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Uno dei momenti del rapporto fra Firenze ed Islam si ebbe quando il Sultano d’Egitto Qayt Bay nel 1487 inviò in dono una giraffa a Lorenzo il Magnifico.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quest'ultimo probabilmente lesse con attenzione le relazioni compilate dall’oratore fiorentino Luigi Della Stufa che era andato in Egitto al seguito di diplomatici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Già prima di questi fatti l'attenzione di molti fiorentini per il mondo islamico, fu testimoniato nei diari dei mercanti fiorentini Simone Sigoli, Leonardo Frescobaldi e Giorgio Gucci che nel 1384, durante il loro pellegrinaggio in Terrasanta, visitarono pure il Cairo e Damasco, restando spesso sorpresi dalla quantità e dalla straordinaria bellezza dei manufatti.</span><br />
<span style="font-size: large;">I Medici, come altri importanti personaggi dell'epoca, acquisirono spesso diverse opere di provenienza orientale (Piero di Cosimo de' Medici privilegiava sovente raffinati manufatti metallici).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In occasione delle citate esposizioni sono stati selezionati diversi interessanti oggetti. Ne riproduciamo alcuni fra quelli medievali.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2DxRdKf_q3V1K9ZLbLgX7K-rjfmSJ5pXcRPPrTofjhZAVIIlNrAfVoUkrktMgLT-mtKefpVqaC5PQxBHR2kASjkZbjFkLVfI8oYOkF6G2MVVbg-oCds8HnXlK2JoZcXt5C4paD6VzHZQ/s1600/cofanettocordoba.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="622" data-original-width="818" height="303" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2DxRdKf_q3V1K9ZLbLgX7K-rjfmSJ5pXcRPPrTofjhZAVIIlNrAfVoUkrktMgLT-mtKefpVqaC5PQxBHR2kASjkZbjFkLVfI8oYOkF6G2MVVbg-oCds8HnXlK2JoZcXt5C4paD6VzHZQ/s400/cofanettocordoba.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>cofanetto prodotto a Cordoba nel X secolo</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>foto Civita</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW24IMAoeHkGbwFen-GCAAZ_eCQsuoC72uETp2vy1egZupz_Sj7H5GSE7dX4Emhq7_3Bwfo_MLW2rfrGVg6attm1XQvTxdEoLPHT4sGoR2hsYRx0hMB60CffRh3xaI1cBoUZgCcENXqsA/s1600/oggettiiii.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="502" data-original-width="567" height="353" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiW24IMAoeHkGbwFen-GCAAZ_eCQsuoC72uETp2vy1egZupz_Sj7H5GSE7dX4Emhq7_3Bwfo_MLW2rfrGVg6attm1XQvTxdEoLPHT4sGoR2hsYRx0hMB60CffRh3xaI1cBoUZgCcENXqsA/s400/oggettiiii.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>Bruciaprofumi, Mosul, inizio XIV</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>foto Civita</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPhNVoecvJVzFgabxHQ8aHlrTV0eswLSUXtz0ylSESX7y4ElyD0fYJfir6qUTVq-6YW3bZGUz1nAdAzU_pTu9jzJDD9NsqX_Y-4QPZL8_JrzeFIM52XMMrnsF7Y9OGHYyPKLCIWYRdEfI/s1600/vassoiopalermo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="688" data-original-width="770" height="356" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPhNVoecvJVzFgabxHQ8aHlrTV0eswLSUXtz0ylSESX7y4ElyD0fYJfir6qUTVq-6YW3bZGUz1nAdAzU_pTu9jzJDD9NsqX_Y-4QPZL8_JrzeFIM52XMMrnsF7Y9OGHYyPKLCIWYRdEfI/s400/vassoiopalermo.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><i>vassoio realizzato in Egitto o Siria fra la fine del XIII e l'inizio del XIV</i></span><br />
<i>foto Civita</i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La mostra è articolata presso l'Aula Magliabechiana delle Gallerie degli Uffizi e presso il </span><span style="font-size: large;">Museo Nazionale del Bargello (dove dal 1982 esiste una sala islamica frutto pure di alcune donazioni).</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXO5fRiB8kLVwCigXnUWD2qmROI-Ws694SB120i8ywq5KZjfPVY-K0yr7Lp0msJeoLxtM_mQAVki7Ja1GyuCCHM8ph7dqNgflkPBYAveNs2PPezTwlTFqrRJKkOhne3WxCygjcMB6fm9c/s1600/vaso.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="681" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXO5fRiB8kLVwCigXnUWD2qmROI-Ws694SB120i8ywq5KZjfPVY-K0yr7Lp0msJeoLxtM_mQAVki7Ja1GyuCCHM8ph7dqNgflkPBYAveNs2PPezTwlTFqrRJKkOhne3WxCygjcMB6fm9c/s320/vaso.jpg" width="242" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><i>lampada da moschea egiziana-XIV (foto Civita)</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>°°</i></span></div>
</div>
</div>
</div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-72142109234373621362018-06-16T11:22:00.000-07:002018-06-16T11:57:47.260-07:00L'arrivo della galea veneziana a Costantinopoli<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">L'arrivo della galea veneziana a Costantinopoli di Francesco Liparulo è un romanzo che viene contestualizzato fra il luglio 1422 e la primavera del 1423.</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPthwkekpCXYJQgISYdNPNPnRJOUlzAeWYIaAS5vhVKupzO8VbULC7xBcdxsLIMBPBJiIA0hXG6VUZlq68CkpxwfimT8f7fmZN6P3v8Fw0JzA5coWkToSa0OkxwtqmUESBvBxUrsOJI70/s1600/41uK6KjuBoL._BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="302" data-original-width="202" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPthwkekpCXYJQgISYdNPNPnRJOUlzAeWYIaAS5vhVKupzO8VbULC7xBcdxsLIMBPBJiIA0hXG6VUZlq68CkpxwfimT8f7fmZN6P3v8Fw0JzA5coWkToSa0OkxwtqmUESBvBxUrsOJI70/s400/41uK6KjuBoL._BO1%252C204%252C203%252C200_.jpg" width="267" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">I protagonisti principali sono "mercanti veneziani" all'epoca del basileus Manuele II Paleologo e del doge Tommaso Mocenigo. Oltre ai mercanti sulla nave ci sono pure balestrieri e giovani alle prime esperienze. Ovviamente nel corso del viaggio veneziani ed altri confrontano le loro idee e la loro cultura.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">A parte la trama romanzesca nel</span><span style="font-size: large;"> testo sono fornite molte informazioni su quelle che erano le merci trattate, il loro costo, le principali tratte, il funzionamento dei porti, la struttura delle navi. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Poi si parla del funzionamento della Serenissima al tempo del doge Tommaso Mocenigo (morto nel 1423) e del ruolo del bailo di Costantinopoli Benedetto Emo. In sostanza nel corso dell'intrigante storia di fantasia è ampiamente descritto il mondo dei mercanti veneziani nei primi anni del Quattrocento.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<br /></div>
<br />
<br />alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-78244110727091297092018-05-16T10:19:00.002-07:002020-01-18T12:37:44.104-08:00Il gruppo facebook Medioevo nell'area mediterranea<span style="font-size: large;">Dall'inizio del mese di febbraio 2018 è attivo in facebook il gruppo Medioevo mediterraneo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJaq6t2MJLlwfoLBZZxTK1nocVNkGPF8MxaQ6puMseTiyqp_fM70qdC0lIojtnMucmvmUR32imWnNlacJw7TSX3VoxFCnaw-2i2o_3_P1Z_2yrUWQbvESGOsVYpMkizB9Nz0XRqO-umZM/s1600/portolanocopertina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" data-original-height="542" data-original-width="1071" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJaq6t2MJLlwfoLBZZxTK1nocVNkGPF8MxaQ6puMseTiyqp_fM70qdC0lIojtnMucmvmUR32imWnNlacJw7TSX3VoxFCnaw-2i2o_3_P1Z_2yrUWQbvESGOsVYpMkizB9Nz0XRqO-umZM/s640/portolanocopertina.jpg" width="640" /></span></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">A metà giugno 2018 gli aderenti erano oltre 1100. Fra le partecipazioni più attive vanno segnalate quelle di salernitani, pisani, siciliani e sardi, ma non mancano calabresi, romagnoli, laziali ecc. A titolo esemplificativo segnaliamo i post più popolari nella prima metà di maggio 2018: le cronache del bizantino Ioannes Scylitzes, le fortificazioni di Berat in Albania, la pesca ed il commercio dei coralli in alcune parti del Mediterraneo grazie al prevalente interesse dei genovesi, diversi luoghi di Venezia e Pisa, la cittadella di Calvi in Sardegna, le vicende degli islamici irriducibili all'epoca di Federico II, la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo dell'Agrò a Casalvecchio Siculo, l'abbazia di San Nicola alle Tremiti, la chiesa di Santa Maria amalfitana a Monopoli, i luoghi delle crociate e via continuando. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">UN ARGOMENTO CHE HA AVUTO SEGUITO E' QUELLO DELL'INDUSTRIA DELLO ZUCCHERO NEL MEDIOEVO (da Cipro alla Sicilia). Vedasi nel video riepilogo dei post sul tema.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dw1hvkr2zjwsXP8feHHylLukyfwDlOyVCIaGG-RuvAaJPaUp0oAwqlrAWX8XoNkLpeOv4WiRFMfImf-etIb0g' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Alcuni degli aderenti hanno scritto anche libri, come da piccolo video di seguito:</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<span style="font-size: large;">
</span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen='allowfullscreen' webkitallowfullscreen='webkitallowfullscreen' mozallowfullscreen='mozallowfullscreen' width='320' height='266' src='https://www.blogger.com/video.g?token=AD6v5dyErOBEVgN12XY3OHbjA9qrLf0L5Mpm_56wDvqFkC_O3h1WVV8AOLuOka7M6n-KbUjI99A2yBmr18NEhMMWXw' class='b-hbp-video b-uploaded' frameborder='0'></iframe></div>
<br />
<br />alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-47956452099294037062018-05-06T00:48:00.000-07:002018-05-06T05:06:41.467-07:00La Lanterna di Genova<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO6ASHJk1-olsHPX8pz7489gOneKbPKiDB-_I_0Z47ewBZH87hmr0QzSW-yN2N4454xVng2N-k18BbfcIHnvlizIWCemUPUv4n-lMmpnBIYdl06bxyjdw9K8eAqHQG8c5hd4Z0cNIVMwk/s1600/lanternagenova3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="712" data-original-width="357" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjO6ASHJk1-olsHPX8pz7489gOneKbPKiDB-_I_0Z47ewBZH87hmr0QzSW-yN2N4454xVng2N-k18BbfcIHnvlizIWCemUPUv4n-lMmpnBIYdl06bxyjdw9K8eAqHQG8c5hd4Z0cNIVMwk/s400/lanternagenova3.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<i>particolare di dipinto di fine XIX</i></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Oggi la città di Genova viene sovente esclusa per diversi motivi dall’orizzonte delle città d’arte italiane, ma questa città ha sempre attirato per molti secoli l’interesse di paesaggisti e vedutisti forestieri che hanno lasciato attente testimonianze della sua immagine. Pur non essendo sempre precise nella loro rappresentazione dal punto di vista dei particolari, trattandosi facilmente di interpretazioni artistiche e paesaggi reali, e dunque soggette a tutte le approssimazioni del caso, queste fonti iconografiche documentano la Lanterna in varie situazioni.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs2sRSFiDYK7N9-0ywU_JlWFo88738Ul__M4z0YFgzcxMV94IrWxzPBpNrZNaVSTGF6XSu-Kla_FxiZQ__TluAw4O70Z_U6U_FnD_gmNbtAKRToo4EiuzP-Y7q2jII2YuwDXO76RfD4CI/s1600/918O6ocMX4L.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1197" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs2sRSFiDYK7N9-0ywU_JlWFo88738Ul__M4z0YFgzcxMV94IrWxzPBpNrZNaVSTGF6XSu-Kla_FxiZQ__TluAw4O70Z_U6U_FnD_gmNbtAKRToo4EiuzP-Y7q2jII2YuwDXO76RfD4CI/s320/918O6ocMX4L.jpg" width="239" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>copertina del volume di Enrico Roncallo</i></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Diversamente il volume "<i>la Lanterna di Genova"</i> (edito da youcanprint) tratto dalla mia Tesi di Laurea vuol essere un’analisi della Lanterna di Genova da un punto di vista tutto nuovo, il Faro di San Benigno viene sempre analizzato sotto l’aspetto artistico, non sempre dal punto di vista architettonico e archeologico.</span><br />
<i>E.R.</i><br />
<i><br /></i>
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYSrdhqlVZRmp5QE76p6suA_5HAFrgSC7WfC2GhV4tKAZobbnWwnYAaY9R9Yshq5hKx7NUG1GALCz1Aev4eLXZwpKZ7i2FaqdN8S9DW2E73zOIvKDAMDtqQhyphenhyphen32SumDWc-5B98fWLs5lg/s1600/faroinantico.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="647" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYSrdhqlVZRmp5QE76p6suA_5HAFrgSC7WfC2GhV4tKAZobbnWwnYAaY9R9Yshq5hKx7NUG1GALCz1Aev4eLXZwpKZ7i2FaqdN8S9DW2E73zOIvKDAMDtqQhyphenhyphen32SumDWc-5B98fWLs5lg/s400/faroinantico.jpg" width="268" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<i style="text-align: justify;">disegno sul frontespizio del Cartolari dei Salvatori del Porto datato 1371</i><br />
<i style="text-align: justify;">La struttura del faro fu poi modificata per eventi successivi</i><br />
<i style="text-align: justify;">conseguenti anche a fatti bellici (in particolare nel 1513)</i></div>
</div>
<i style="font-size: x-large;"><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9mEb9MW27ONOF-8r_HPD1UNXzmKSIcwiGBHdhbSPp4gSOv_2tAqvkx3xjEOGWzSNJsLB0reUzzXEIHcSrK5Z-vwormXqshwE2pr7JRcegUGYjE7BqrDoNPpUWiTPHC5pAbgNU0IbX9Lg/s1600/lanternaweb.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="436" data-original-width="1019" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9mEb9MW27ONOF-8r_HPD1UNXzmKSIcwiGBHdhbSPp4gSOv_2tAqvkx3xjEOGWzSNJsLB0reUzzXEIHcSrK5Z-vwormXqshwE2pr7JRcegUGYjE7BqrDoNPpUWiTPHC5pAbgNU0IbX9Lg/s400/lanternaweb.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>home del web www.lanternadigenova.it (con l'occasione</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>si segnala che diversi giovani urbanisti facenti capo alla Fondazione Mario e Giorgio Labò</i><br />
<i>sono impegnati nella promozione </i><i>di questo antico monumento genovese)</i></div>
<span style="font-size: large;"><i><br /></i></span>
<span style="font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-24200509146773087442018-04-04T07:59:00.000-07:002018-04-20T03:08:44.376-07:00Un romanzo e una vicenda industriale del medioevo<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Romanzo storico in cui si intrecciano due storie, vissute in due secoli differenti: Marin Zanetti, giovane commerciante di stoffe, lascia la laguna veneziana alla volta di Cipro nel 1467, per diventare il supervisore del mulino e delle tenute Cornaro a Cipro. Intanto Andrea Cornaro, sindaco del Regno, sta programmando il fidanzamento del re Giacomo II di Lusignano, con sua nipote, Caterina Cornaro, l'ultima regina di Cipro.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lorenzo Zanetti, rinomato chef rodigino, compie lo stesso viaggio seicento anni dopo, spinto dal bisogno di chiarire il mistero legato ad un suo antenato.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sullo sfondo le vicende politiche dell'epoca, da Venezia al tempo della Serenissima, alla splendida isola di Cipro con la sua affascinante storia e le sue contraddizioni.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nel XV secolo i Cornaro possedevano a Episkopi vaste piantagioni di canna da zucchero che veniva raccolta preferibilmente nella stagione secca e trasportata su carri trainati da cavalli a un mulino da zucchero che funzionava grazie a una ruota idraulica (c’era anche una macina a trazione animale). I contadini erano <i>paroikoi</i>, servi della gleba e la maggior parte degli <i>archontes</i>, i proprietari terrieri locali, era stata sostituita da nobili franchi. Dalla canna da zucchero si ricavava la melassa per spremitura e per ebollizione e questa veniva colata in stampi di argilla a forma di imbuto. In questo modo lo sciroppo colava verso il basso, mentre nello stampo rimaneva una pagnotta di zucchero in cristalli, che, una volta essiccata veniva venduta. L’ebollizione veniva fatta in calderoni di rame, che impedivano la ricristallizzazione del prodotto. La richiesta di zucchero da parte delle corti reali d’Europa, ma anche della gente comune in quegli anni era in crescente ascesa, d’altronde era meno caro e meno raro del miele. La produzione faticava a tener testa alla domanda e i metodi di produzione dello zucchero venivano tenuti segreti per evitare la concorrenza. Nonostante ciò, in Europa occidentale stavano nascendo numerosi stabilimenti con mulini per la lavorazione dello zucchero e il monopolio di Cipro era stato così rotto.</span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><i style="font-size: medium; text-align: start;">nota a cura di Susy Valpreda Micelli</i></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh46zFpdjf6Xa43ZvKIaIA4bnAxGSw3x1iDhOfolu9LAtztmH80lAF5aJGxjPflP78fSas5NaGrcB8k-fvWt6jhTv83BqqaBNJNqNUFDFIiu33tEAf5WJtCJPDth4ChGVkZAxfgAfKQXFs/s1600/romanzoveneziano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="354" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh46zFpdjf6Xa43ZvKIaIA4bnAxGSw3x1iDhOfolu9LAtztmH80lAF5aJGxjPflP78fSas5NaGrcB8k-fvWt6jhTv83BqqaBNJNqNUFDFIiu33tEAf5WJtCJPDth4ChGVkZAxfgAfKQXFs/s200/romanzoveneziano.jpg" width="141" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><b>“Il Veneziano” di Lina Ellina (scrittrice cipriota che vive in Italia). Editore Brigo</b></span></div>
</div>
<div>
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl1XKgfowlULUDWyqlx5VVZjQOWOUcq-YxgUYl6F4X6750mSTjct25ZWcLAPsn2do2TeitdZGwz7Fd3foZdTZMS-h-xFqUKjO1pYOMtcSfCvnIFvysGJlIabQN3EwkT7MyRsZ9dXCyXnM/s1600/Cyprus_-_Kolossi_castle_44.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhl1XKgfowlULUDWyqlx5VVZjQOWOUcq-YxgUYl6F4X6750mSTjct25ZWcLAPsn2do2TeitdZGwz7Fd3foZdTZMS-h-xFqUKjO1pYOMtcSfCvnIFvysGJlIabQN3EwkT7MyRsZ9dXCyXnM/s320/Cyprus_-_Kolossi_castle_44.JPG" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
il castello cipriota di Kolussi dove anche i cavalieri ospitalieri</div>
<div style="text-align: center;">
lavoravano lo zucchero (foto Dickelbers da wikipedia)</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
°°°</div>
<div style="text-align: center;">
la produzione di zucchero ebbe a svilupparsi pure in Sicilia (ad esempio nella zona</div>
<div style="text-align: center;">
di Marsala). La cittadina di Trappeto (Palermo) ha questo nome perchè anticamente il luogo</div>
<div style="text-align: center;">
era chiamato "Trappetum cannamelarum" (la lavorazione dello zucchero da canna vi fu organizzata fin dal 1480 per iniziativa del ricco possidente Francesco Bologna). Erano coinvolti nell'industria<br />
nobili siciliani, commercianti genovesi e catalani, investitori ecc.<br />
Per diverso tempo fu rilevante la produzione nella zona della Baronia di Carini<br />
In tempi successivi la coltivazione delle canne da zucchero in Sicilia fu abbandonata perchè<br />
ritenuta non più conveniente per diversi motivi. <i>Di seguito un'osservazione interessante</i>:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNROOZsjoinF3toFw2WgCRwznqVPtsPqhaGi9xDdfZcbH3mkC4nLNHhj3OOp3xMwm4GdP6utocN507Xd8pePV28KAO0QC0MQOfZOxArm2MvYdyf6063f3OyNnYJum4B2oIu8zjbNReOjo/s1600/vicendasuccessiva.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="231" data-original-width="369" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNROOZsjoinF3toFw2WgCRwznqVPtsPqhaGi9xDdfZcbH3mkC4nLNHhj3OOp3xMwm4GdP6utocN507Xd8pePV28KAO0QC0MQOfZOxArm2MvYdyf6063f3OyNnYJum4B2oIu8zjbNReOjo/s320/vicendasuccessiva.jpg" width="320" /></a></div>
<i>il citato Acquedolci (ora comune) ha le canne da zucchero nel suo stemma</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
°°°</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqKzE47x16QkzqU17ycDbOQYARsY7yWSvlN-CXdKlUAW4qLUzWPNqm0gaV4-oZajnQABnUUUGtBgDYmrlH7uEbgVWAFVAmTozSW07eXsseOiQA6JowGEtK8GQv8gZRjleDK2JDSUkWJEc/s1600/via+zucchero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1254" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqKzE47x16QkzqU17ycDbOQYARsY7yWSvlN-CXdKlUAW4qLUzWPNqm0gaV4-oZajnQABnUUUGtBgDYmrlH7uEbgVWAFVAmTozSW07eXsseOiQA6JowGEtK8GQv8gZRjleDK2JDSUkWJEc/s320/via+zucchero.jpg" width="250" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>questo è invece un volume per chi volesse fare qualche itinerario in Sicilia</i><br />
<i>Giulia Sommariva, la via dello Zucchero</i></div>
<br />
<br /></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-47097791384044949812018-03-31T03:15:00.005-07:002018-03-31T03:16:58.372-07:00Adriano, Matilda e il salto nel mare<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">L’appassionante romanzo, edito da il Frangente, è basato su un’accurata indagine storica e ambientato nel secondo secolo dopo Cristo. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0Ly4HYoG6aTlF39HST9DmI_r_XR7t8O1Dh847e2rMmxcgLX-9wFc98lkT2i5bKs6zvy9G3atdWumtlr0zOlQNytsZqbW0cxofBSF_-qlS7sd5qupkk-hgMQ9irzh893ai2kHeT-e2kz0/s1600/29745428_10213800521360545_1298809123_n.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="675" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0Ly4HYoG6aTlF39HST9DmI_r_XR7t8O1Dh847e2rMmxcgLX-9wFc98lkT2i5bKs6zvy9G3atdWumtlr0zOlQNytsZqbW0cxofBSF_-qlS7sd5qupkk-hgMQ9irzh893ai2kHeT-e2kz0/s400/29745428_10213800521360545_1298809123_n.png" width="281" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il libro, arricchito da un importante corredo di illustrazioni, racconta di Adriano, l’imperatore romano ossessionato dallo scorrere del tempo, e di sua moglie Sabina, donna troppo sensibile per vivere al fianco di un uomo pieno solo di se stesso.</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQGFDARgyEWLsvpkj_XAjpfcScRGl8Zm05CVW7RxYE4VJ5gVQHCCblqBJoeJrqhy4m6q5LiFPQMIfzzwkQFbhe42Xm5p3qKATkolwj8ILgu8sUTZYmH1MG8rXYh63v6vxlCJzi_ZcglBc/s1600/amanti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="668" data-original-width="639" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhQGFDARgyEWLsvpkj_XAjpfcScRGl8Zm05CVW7RxYE4VJ5gVQHCCblqBJoeJrqhy4m6q5LiFPQMIfzzwkQFbhe42Xm5p3qKATkolwj8ILgu8sUTZYmH1MG8rXYh63v6vxlCJzi_ZcglBc/s320/amanti.jpg" width="306" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><span style="text-align: justify;">Racconta di Matidia, intenzionata a proteggere la sorella Sabina, e del suo devoto amico Marco, marinaio e armatore di una piccola nave da carico. A fare da sfondo alle vicende che portano l’Autore alla formulazione di un’ipotesi sul complesso meccanismo di fatti storici che il tempo ha cancellato per sempre, c’è sua eccellenza e gioia sempiterna, il mare. Il mare indagatore dell’animo umano, il mare delle province dell’Impero che Marco affronta fra tempeste e benevoli soffi, per rincorrere l’irrequieto cammino di Adriano verso un’illusoria ricerca dell’immortalità.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLT0u7jjT4URA5GqypaKltwbEzGJwhproothWKdDU8F7v2n1Vc-Rb1T5XQIbhVzmV7D0gUP6jqNTwFjk8BtZfCgsttPY5H2EHMan4tZsIHzSnCPq7jTlvwUEhDTeSf2iIPLA7tTziYz1Q/s1600/tabula1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="671" data-original-width="598" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLT0u7jjT4URA5GqypaKltwbEzGJwhproothWKdDU8F7v2n1Vc-Rb1T5XQIbhVzmV7D0gUP6jqNTwFjk8BtZfCgsttPY5H2EHMan4tZsIHzSnCPq7jTlvwUEhDTeSf2iIPLA7tTziYz1Q/s400/tabula1.jpg" width="356" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Le più grandi città dell’Impero, la navigazione, i riti religiosi e l’astronomia, i pregiati vini e i salutari cibi dell’epoca portano il lettore in un entusiasmante viaggio nelle province dell’antica Roma, tra personaggi storici e avventure avvincenti vissute dal protagonista, le cui origini mantengono vivo il prezioso patrimonio culturale della lingua greca di Calabria.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>Gianluca Sabatini</b>, appassionato di mare, è alla sua seconda opera letteraria. La prima "Sulle rotte dei Romani", permette al diportista moderno di arricchire il proprio bagaglio culturale nautico e guardare con occhi diversi le località che si affacciano sul Mare Nostrum, nel quale affondano le radici della nostra civiltà.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>G.S.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div>
<br /></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-32698965050949415382017-10-12T04:03:00.001-07:002017-10-19T06:12:22.319-07:00Le fiere rinascimentali di Lione, Niccolò Antinori ed un'opera di Giovanni della Robbia<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Niccolò di Tommaso Antinori (nato a Firenze nel 1454) alla sua epoca si era dedicato, con l'aiuto di un fratello, ai commerci ed in particolare frequentava le fiere di Lione dove circolavano anche merci pregiate come ad esempio la seta. Il periodo fra il 1450 ed il 1490 fu poi particolarmente brillante per la città come lo fu pure un periodo successivo . Dal 1466 perfino i Medici di Firenze si erano organizzati in loco come anche fecero i Gondi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Le fiere lionesi erano quattro volte l'anno ed erano denominate Fiera dei Re (Epifania) , Fiera di Pasqua , Fiera di Agosto (in genere il 4) e Fiera di tutti i Santi. Un rappresentante della numerosa "<i>nation fiorentine</i>" aveva un ruolo. Per un po' di tempo diversi mercanti preferirono riunirsi anche nei pressi di un ponte sul fiume Saona (affluente del Rodano).</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwE1yOUBcVrixNHdwJ1Kop181-WTJm6gTTpXx_5DLxEV0NoavziSkL9xtFEU1X4sKR7nT1csK-b0Oxhi3vXauurYTBa6GsvnnlzMTT3mWUIGmTrnPpxwf8PLNwXQQWE5jJ0zlf1pXT_O4/s1600/cattedralelion.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="261" data-original-width="229" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwE1yOUBcVrixNHdwJ1Kop181-WTJm6gTTpXx_5DLxEV0NoavziSkL9xtFEU1X4sKR7nT1csK-b0Oxhi3vXauurYTBa6GsvnnlzMTT3mWUIGmTrnPpxwf8PLNwXQQWE5jJ0zlf1pXT_O4/s1600/cattedralelion.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;">la cattedrale di Lione in una vecchia stampa</span><br />
<span style="font-size: medium;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUYTsP9_HTptuaN8EHB6lUN_twrOCFulrpNc0EjrRFz-ni9_mETpT_f63KBPnUh1HmC3tiQ2QdDNStWjOFvM54K7wEJx1cIttfSTRn6M6TVxqX0kJIu2hoEAvqOcekZLu9cd2z6p7cCak/s1600/Immagine55.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="251" data-original-width="535" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUYTsP9_HTptuaN8EHB6lUN_twrOCFulrpNc0EjrRFz-ni9_mETpT_f63KBPnUh1HmC3tiQ2QdDNStWjOFvM54K7wEJx1cIttfSTRn6M6TVxqX0kJIu2hoEAvqOcekZLu9cd2z6p7cCak/s1600/Immagine55.jpg" /></a></div>
veduta di Lione nel cinquecento (vecchia incisione)</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><b>Ogni fiera</b> durava circa 20 giorni ma i pagamenti in genere venivano regolati qualche tempo dopo le transazioni. Il fratello citato aveva anche preso la residenza a Lione. Negli affari era coinvolto anche un fiammingo e la società aveva sede in una via ancora esistente (Rue Tramassac).</span><br />
<span style="font-size: large;"><b>Dal 1494 </b>l'Antinori ebbe diversi incarichi pubblici a Firenze. Nel 1487 acquistò alla periferia della città la bella Villa delle Rose (attualmente utilizzata come hotel di lusso) e poco dopo divenne proprietario di un prestigioso palazzo nella zona del Mercato Vecchio.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlzY2KMbUMOfYCZJqsazbKu7OfjEZzCJIL9s-XLfTJ-kxK3fRIIjRz8FXzZEjqKVHWCLczyhYMcMLD-ejm-iDkBfwmDfRW5wwgt2-BqW6PducVjma5oy-r9dWN-li8VDygasPqT25yZm4/s1600/antinorifirenze.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="348" data-original-width="225" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlzY2KMbUMOfYCZJqsazbKu7OfjEZzCJIL9s-XLfTJ-kxK3fRIIjRz8FXzZEjqKVHWCLczyhYMcMLD-ejm-iDkBfwmDfRW5wwgt2-BqW6PducVjma5oy-r9dWN-li8VDygasPqT25yZm4/s200/antinorifirenze.jpg" width="128" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;">attuale palazzo Antinori</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<span style="font-size: large;">Da quanto risulta intorno al 1520 (poco prima della morte) il mercante commissionò a Giovanni della Robbia una grandissima lunetta che fu sistemata nella citata Villa delle Rose (Tavarnuzze) dove rimase per alcuni secoli. Nel 1898 la lunetta fu acquistata dall'americano Aaron Augustus Healy che alla fine la donò al Brooklyn Museum.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijhyXgrLHeBF8yaO9Fh7hxI_4mYwD2MJf3lKzr7v40wy9gxDZi3V0DkqBRX47YzcXFyYsYBQVLCAOY-pMrCT3M9kXvi6PhW9SMA93wzZN4Gp7F1xsCThrd9H2ES3IZ0wnjMmBMZryPmDw/s1600/lunettarobbia1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="418" data-original-width="809" height="330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijhyXgrLHeBF8yaO9Fh7hxI_4mYwD2MJf3lKzr7v40wy9gxDZi3V0DkqBRX47YzcXFyYsYBQVLCAOY-pMrCT3M9kXvi6PhW9SMA93wzZN4Gp7F1xsCThrd9H2ES3IZ0wnjMmBMZryPmDw/s640/lunettarobbia1.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Nell'opera che misura cm 174,6 x 364,5 si vede in ginocchio il mercante committente</div>
<div style="text-align: center;">
Foto ufficio stampa Civita</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMGovvTUdcKCwnpz3i41Ly6vzjfm2Mlm6FMs8ikf6BnL1sh4qd66_I5sHZEWNOul-bQHJquBsneqm3nzteujhLrQ39dLiCzCxtG9xYx9OfHUlZczXyh2wJmLSKYtFBMdfimQDGn2MPbVQ/s1600/99.5_detail1_acetate_bw.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="384" data-original-width="283" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMGovvTUdcKCwnpz3i41Ly6vzjfm2Mlm6FMs8ikf6BnL1sh4qd66_I5sHZEWNOul-bQHJquBsneqm3nzteujhLrQ39dLiCzCxtG9xYx9OfHUlZczXyh2wJmLSKYtFBMdfimQDGn2MPbVQ/s320/99.5_detail1_acetate_bw.jpg" width="235" /></a></div>
l'Antinori nella rappresentazione robbiana<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Un discendente dell'antico commerciante fiorentino (Marchesi Antinori) ha provveduto a far restaurare l'importante opera che <b>dal 9 novembre 2017 all'8 aprile 2018 sarà visibile presso il Museo Nazionale del Bargello di Firenze.</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Accanto al manufatto rinascimentale i visitatori potranno anche vedere il ritratto del citato </span><span style="font-size: large;">Aaron Augustus Healy che fu realizzato da un notevole artista di altra epoca (ovvero dall'americano </span><span style="font-size: large;">John Singer <a href="http://www.arte-argomenti.org/schede/marlia/sargent.html" target="_blank"><span style="color: #e69138;">Sargent </span></a>che - per combinazione - era spesso in Toscana).</span></div>
<span style="font-size: large;"></span>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<span style="font-size: large;">°°°</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Fra le diverse opere di Giovanni Della Robbia (1469-1530), a titolo di esempio per la grandezza, può essere citata anche la rappresentazione -in quel di Volterra - dell'<i>Assunta che dona la cintola a San Tommaso.</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-size: large;">°°°</span><br />
<span style="font-size: large;">Nel frattempo a Pistoia fino al 7 gennaio 2018 presso la chiesa di San Leone è esposta un'importante opera di <b>un altro Robbia</b> (ovvero Luca).</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5eBluZM6OrGznWw_2tKiQZnNTk3daITx02n45AxE7h_K2LA93B3j2X_eX6uN1cCT0NImMfQzMAoJzaGJ4KnNcLa2mj1NlgrCXeV2qR-TyGxenAOXii7ZkF2D22mimUzFi8KKw-ef7eMg/s1600/pistoiarobbia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="451" data-original-width="270" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5eBluZM6OrGznWw_2tKiQZnNTk3daITx02n45AxE7h_K2LA93B3j2X_eX6uN1cCT0NImMfQzMAoJzaGJ4KnNcLa2mj1NlgrCXeV2qR-TyGxenAOXii7ZkF2D22mimUzFi8KKw-ef7eMg/s320/pistoiarobbia.jpg" width="191" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>la Visitazione di Luca della Robbia</i></span><br />
<span style="font-size: medium;">(Giandomenico era il pronipote di Luca)</span></div>
<br /></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-69834880280030568862017-09-19T05:54:00.000-07:002017-09-19T09:21:49.734-07:00L'assassinio di Enrico III ed un romanzo<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
E' il 2 agosto 1589 quando un monaco estremista (Jacques Clément) aggredì ed uccise Enrico III di Francia nella sua residenza-ora non più esistente- di Saint-Cloud.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Con tale gesto il fanatico voleva vendicarsi per l'uccisione, avvenuta poco prima, di Enrico e Luigi Guisa accesi sostenitori del "partito ultra-cattolico" che si era impegnato in duri e cruenti scontri contro i protestanti. Il re era cattolico ma le forti posizioni dei Guisa l'avevano impensierito dal punto di vista politico in quanto la situazione complessiva minava l'autorità del re. C'era fra l'altro la fazione nobiliare dei <i>Malcontent </i>che spingeva, a danno dei poteri regali, per un maggior ruolo del <i>Conseil</i> della corona e degli <i>États généraux</i>. Infine le ingerenze straniere non erano modeste.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBw4yBEKTWd0k7YnFD7qj15K5SKNj-EFYxNeLymdv4tMUJM66kXEL2FnjYyngFw36n3BNlIaEaymY36rpdDUJtocLI16bbbWPbxDTuSnnm7rj0ctXuu-TkvWfoUIB8Li3g1wehReUB_o/s1600/regicidio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="429" data-original-width="800" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghBw4yBEKTWd0k7YnFD7qj15K5SKNj-EFYxNeLymdv4tMUJM66kXEL2FnjYyngFw36n3BNlIaEaymY36rpdDUJtocLI16bbbWPbxDTuSnnm7rj0ctXuu-TkvWfoUIB8Li3g1wehReUB_o/s400/regicidio.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>antica stampa che ricostruisce il regicidio</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le guerre di religione in Francia iniziarono all'epoca di Francesco I ed ebbero diverse fasi intervallate da qualche pausa in occasione di qualche editto o di occasionali accordi. Ad un certo punto, dopo la pace di Vervins, il confronto si attenuò ma venne del tutto meno con la laicità della Rivoluzione Francese.</div>
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi641Pz1wUgP0wsV__zsCY0GsVGT7MllfVCn9bdXBnhVprJMP6XtLSnP-6BRl5ArKciPpAfe8HLk6Z6QUFbW_KUlR4t5ZyzpvPWki7YepbwxKX3nnCi-_ZqEZGMyJwY7poG-gY4ykuD_UA/s1600/saintcloudecastello.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="373" data-original-width="800" height="186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi641Pz1wUgP0wsV__zsCY0GsVGT7MllfVCn9bdXBnhVprJMP6XtLSnP-6BRl5ArKciPpAfe8HLk6Z6QUFbW_KUlR4t5ZyzpvPWki7YepbwxKX3nnCi-_ZqEZGMyJwY7poG-gY4ykuD_UA/s400/saintcloudecastello.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>il castello di Saint-Cloud, distrutto durante la guerra franco prussiana del 1870</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Una parte residua dell'edificio fu utilizzata dal re di Bulgaria per la residenza di Euxinograd</i><br />
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-LtN40jO1arTZJc4FGMXLUpOyPjE-dOc-fVYT5VHz3RIyAeRbV72wuhPW6xutAUAIdLfkJEDyzz6DBgfmv-Oir5EUBrrExDmgI5g0VaxiuruXGznb-a-J_91HEGQLryIO0wbfHAzgoP0/s1600/barricate.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="403" data-original-width="550" height="292" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi-LtN40jO1arTZJc4FGMXLUpOyPjE-dOc-fVYT5VHz3RIyAeRbV72wuhPW6xutAUAIdLfkJEDyzz6DBgfmv-Oir5EUBrrExDmgI5g0VaxiuruXGznb-a-J_91HEGQLryIO0wbfHAzgoP0/s400/barricate.jpg" width="400" /></a></div>
<i>la giornata delle barricate del 1588 fu un episodio che mise </i><br />
<i>in difficoltà Enrico III in quanto Enrico di Guisa era diventato molto potente.</i><br />
<i>Dopo questo episodio fra l'altro il re era chiamato da molti semplicemente Henri de Valois.</i><br />
<i>Qualche tempo dopo il Guisa fu ucciso nel Castello di Blois</i><br />
<i><br /></i>
<i>°°°</i><br />
<b><span style="font-size: large;">Riferendosi a tale contesto lo scrittore Alessandro Dumas padre scrisse il romanzo </span><span style="font-size: large;"><i> </i></span><span style="font-size: large;"><i>I quarantacinque </i></span><span style="font-size: large;"> (la guardia di Enrico III era infatti composta </span><span style="font-size: large;">da 45 uomini)</span></b><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfsZDwVP95CxSW98USlTJMShC4Sd29wQXWaM9jh8EwjCaLa456XFacnjDqQBK3SX8RpuxDB5B6rBBv3EtXD0xQ4deV-ApQAsETI2Ra3nSYLZd10bmm_spmzn2Wvl79IKNs5nz-IKBH3Ag/s1600/quarantacinque.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="299" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfsZDwVP95CxSW98USlTJMShC4Sd29wQXWaM9jh8EwjCaLa456XFacnjDqQBK3SX8RpuxDB5B6rBBv3EtXD0xQ4deV-ApQAsETI2Ra3nSYLZd10bmm_spmzn2Wvl79IKNs5nz-IKBH3Ag/s320/quarantacinque.jpg" width="212" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>TRAMA DEL ROMANZO</b>: sul finire del turbolento regno di Enrico III, ultimo dei Valois, quarantacinque giovani guasconi giungono a Parigi per proteggere la vita del re e subito il più generoso e leale di loro , Ernauton de Carmainges, contrae una pericolosa passione. Filo conduttore della narrazione è tuttavia l’amore sublime di Enrico de Joyeuse (fratello del potente ammiraglio Anne, favorito di Enrico III) per Diane de Méridor, la bellissima protagonista de “La dama di Monsoreau”, romanzo di cui “I Quarantacinque” è la continuazione. Proseguono le gesta del simpatico Chicot, buffone del re; di Gorenflot, frate gaudente; di Enrico di Navarra, futuro re di Francia; infine del fratello del re Francesco, l’ambizioso duca d’Angiò, che si imbatterà nuovamente in Diane de Méridor….</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-style: italic;"><br /></span></div>
<i>°°°</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-2721221197542420952017-09-15T07:27:00.000-07:002017-09-15T09:44:49.160-07:00I Meronvingi richiamano sempre...<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La dinastia merovingia regnò per molto tempo ampia parte della Francia e di territori confinanti (Belgio, Lussemburgo ecc.) prima dell'avvento di Carlo Magno. Le zone interessate a tali re furono talora suddivise anche in quattro ducati/regni. Uno di questi era l'Austrasia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Gli interessati alle vicende (talora affascinanti) di questa dinastia negli ultimi decenni sono diventati più numerosi e conseguentemente sono proposte, spesso a Parigi, interessanti mostre.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">A febbraio 2017 si è chiusa al Museo Cluny l'esposizione "<i>le temps merovingies</i>", fino al 2 ottobre 2017 è invece programmata l'iniziativa: "<i>le royame merovingien oubliè l'Austrasie</i>".</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEJ6R67fkjWaCwKOMSJ8SMZ_yMdT7e24zv5heQ4-FBLm6SchEpQHEE-G3eS4KeYrqKLEznGQ7upvE1vT_9oRr1-ym-luDD8Crk6bzz6RevAVUKgUAqdoUkinzAJB4Zi-nI8C6PiRYKTlk/s1600/mostraaustrasia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="343" data-original-width="228" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjEJ6R67fkjWaCwKOMSJ8SMZ_yMdT7e24zv5heQ4-FBLm6SchEpQHEE-G3eS4KeYrqKLEznGQ7upvE1vT_9oRr1-ym-luDD8Crk6bzz6RevAVUKgUAqdoUkinzAJB4Zi-nI8C6PiRYKTlk/s320/mostraaustrasia.jpg" width="212" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
presso il Museo Archeologico di Saint-Germain-en-Laye</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In occasione di quest'ultima mostra sono anche esposti alcuni reperti recentemente rinvenuti a Saint-Dizier. In questa cittadina furono rinvenute tre tombe di personaggi importanti e la sepoltura di un cavallo. I reperti acquisiti ammontano a circa 200 e nel museo locale è stata curata una sezione permanente. Alcuni dei pezzi ritrovati sono particolarmente interessanti (l'impugnatura di una spada, una decorazione con lapislazzuli ecc.).</span><span style="font-size: large;"><br /></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiamGUy_A64GcDVFbPB1r78T0JYZvIEdgC3d4desUksBrqaElA9lHVad2ui1hbO0m_0NfB1E9tBlufdAqhO27KY76GXjvzOq0GecgnXFZouzmU_fOXkJt8LfWM0xPIWl2eJN-fD-PVdy4s/s1600/paginamuseo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="485" data-original-width="787" height="245" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiamGUy_A64GcDVFbPB1r78T0JYZvIEdgC3d4desUksBrqaElA9lHVad2ui1hbO0m_0NfB1E9tBlufdAqhO27KY76GXjvzOq0GecgnXFZouzmU_fOXkJt8LfWM0xPIWl2eJN-fD-PVdy4s/s400/paginamuseo.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
riproduzione di parte della pagina del sito www.saint-dizier.fr<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixofjvKhjqu4WnTtkKAKXRY8B-XR-Ot3dsAvJFJ7oFA5tmhtsdxQ32LQod2Trlinvfik34FBBJOGD5ctahcPOPitjWK7Sk7zfhe5zO1m6mKCmR9r74VzWk2UwehxGeuL1-a6h-8618uRE/s1600/affiche-4x3-2016-exposition-austrasie-saint-dizier.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="975" data-original-width="1280" height="303" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixofjvKhjqu4WnTtkKAKXRY8B-XR-Ot3dsAvJFJ7oFA5tmhtsdxQ32LQod2Trlinvfik34FBBJOGD5ctahcPOPitjWK7Sk7zfhe5zO1m6mKCmR9r74VzWk2UwehxGeuL1-a6h-8618uRE/s400/affiche-4x3-2016-exposition-austrasie-saint-dizier.jpg" width="400" /></a></div>
affiche dell'iniziativa di Saint -Dizier che ha preceduto la mostra parigina<br />
<br />
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=h1BsNXK__lg" target="_blank"><b>video informativo su Youtube</b></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">°°°</span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">L'Austrasia aveva come capitali Reims o Metz. La separazione del più ampio regno merovingio si ebbe dopo la morte di re Clodoveo ricordato anche in diversi francobolli francesi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG6pFGzvzOzzXsZLsn3zC4ZO6WW0vEYx2QIulbu8BlG2eIELkn2R6T7ebrflhIMEFNI26MLOSZIy1bspL7obpi2f6jLQzmg49koQeZ9ZipIuhV7EMXqkIiI9X6ov3HSPRXhF6AlhOaCCg/s1600/clovis.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="482" data-original-width="296" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG6pFGzvzOzzXsZLsn3zC4ZO6WW0vEYx2QIulbu8BlG2eIELkn2R6T7ebrflhIMEFNI26MLOSZIy1bspL7obpi2f6jLQzmg49koQeZ9ZipIuhV7EMXqkIiI9X6ov3HSPRXhF6AlhOaCCg/s320/clovis.jpg" width="196" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">approfondimento: <a href="http://www.storia-riferimenti.org/cronologie/merovingi.htm" target="_blank"><span style="color: #cc0000;">Merovingi </span></a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">°°°°</span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-55807099044273362132017-09-08T13:06:00.001-07:002017-09-08T13:32:58.115-07:00Regina post mortem<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">E' una storia del 14° secolo in Portogallo. <b>Ines de Castro</b> era una nobildonna di origine galiziana che poco prima del 1345 divenne l'amante dell'erede al trono portoghese (Pietro I, all'epoca appena sposato).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La situazione cambiò quando la moglie di Pietro morì in conseguenza di un parto. A quel punto i due si sposarono segretamente ed ebbero dei figli. Poco dopo, nel 1354, ufficializzarono in qualche modo il matrimonio.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Tuttavia, per diversi motivi, la situazione non piaceva al padre di Pietro (Alfonso IV) che decise di far uccidere Ines de Castro.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCBZhKm3xA0nTdiC_1ZM0J5hdZzP4tdt1Am4j1NV9d6u_OuSlGQwMTrv89edaBG-jJU7sUGVh78Bojq-H7ksPpkkYJTTg8FXzpx6YNlkRimSblzlC_jSYQ3svPFJgJlJtRAmzxprQrG-M/s1600/lirica2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="413" data-original-width="459" height="358" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhCBZhKm3xA0nTdiC_1ZM0J5hdZzP4tdt1Am4j1NV9d6u_OuSlGQwMTrv89edaBG-jJU7sUGVh78Bojq-H7ksPpkkYJTTg8FXzpx6YNlkRimSblzlC_jSYQ3svPFJgJlJtRAmzxprQrG-M/s400/lirica2.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">°°°</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxPO9fquTvEbLRR0KNCRHdKdoMyTpVD72ywmidQ242-dpcXD7hfweYTbSKE3v2tUb54O_VAaHRMYDHFVwRExj1IXxL8A84o4PBZhU3PkhltrTD_6NEOzfYHLX-PKTkZO971qrEpSKUH8o/s1600/liricaines.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="483" data-original-width="529" height="365" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxPO9fquTvEbLRR0KNCRHdKdoMyTpVD72ywmidQ242-dpcXD7hfweYTbSKE3v2tUb54O_VAaHRMYDHFVwRExj1IXxL8A84o4PBZhU3PkhltrTD_6NEOzfYHLX-PKTkZO971qrEpSKUH8o/s400/liricaines.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>la vicenda ha ispirato anche alcune opere teatrali e simili</i></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Dopo il delitto si scatenò una breve guerra civile che vide vincitore il padre.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nel 1357 Pietro divenne re. Dopo aver punito i responsabili materiali del delitto, decise di considerare regina la defunta Ines e di far costruire un adeguato monumento funebre nel Monastero di Alcobaça.</span><br />
<span style="font-size: large;">C'è la leggenda, riportata anche in un dipinto, che il re Pietro organizzò una cerimonia di incoronazione di Ines riesumando il cadavere.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifwgGHO3StHFmaJRZUk59_uFNWnnpTb9U3kqBmdttHBLYqB_l8Vybl_sJlJiIRpeQV6gx9qKSX5TH1njCuWexWQc_bLtv_ftkEpJmExYQ6rsVsGZZiGke_Gv3_3pvK_egcSdFR3J4doIg/s1600/T%25C3%25BAmulo_de_D._In%25C3%25AAs_de_Castro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="479" data-original-width="704" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifwgGHO3StHFmaJRZUk59_uFNWnnpTb9U3kqBmdttHBLYqB_l8Vybl_sJlJiIRpeQV6gx9qKSX5TH1njCuWexWQc_bLtv_ftkEpJmExYQ6rsVsGZZiGke_Gv3_3pvK_egcSdFR3J4doIg/s400/T%25C3%25BAmulo_de_D._In%25C3%25AAs_de_Castro.jpg" width="400" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8i9F6hrsIC06Hc3SFZ2-aR7abEHgFDg6Bxw77lZNGPvpMB3zrRFifAyg4QktyRy1Z2WzPbkPmBol5kyhHJhyz7ZVKD7qkpdglK0EO0UqHTmb8bzixYCMN4qRQdXEj3DfzqeVkfhkHDU4/s1600/inescastrowikipedia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="332" data-original-width="443" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8i9F6hrsIC06Hc3SFZ2-aR7abEHgFDg6Bxw77lZNGPvpMB3zrRFifAyg4QktyRy1Z2WzPbkPmBol5kyhHJhyz7ZVKD7qkpdglK0EO0UqHTmb8bzixYCMN4qRQdXEj3DfzqeVkfhkHDU4/s320/inescastrowikipedia.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>il sepolcro funebre di Ines nel Monastero di Alcobaça</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>A pochi metri di distanza c'è anche il monumento funebre di Pietro I</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>°°°°</i></span></div>
</div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-14920864455001505392016-03-17T04:54:00.003-07:002016-03-21T00:43:39.763-07:00A proposito dei saraceni in Sicilia e a Lucera<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In questi giorni presso l'Università di Foggia si è svolto un incontro per ricordare gli scritti dello studioso viterbese Pietro Egidi (1872-1929 ) relativamente alla colonia saracena di Lucera.</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlJlEUzJCS5YytwbFNwB6JxlaTOEbAIeSLwqtJe2AakWH5X1Bjpj9dDE6fZfnMp5OtYrzwksEz0HJpP71_sNV4snZ9PP_U3PJaFPDVqa9Lk-uug5020H8JCYpllx1rqldXtSCchCYj5Og/s1600/lucerasaracena.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlJlEUzJCS5YytwbFNwB6JxlaTOEbAIeSLwqtJe2AakWH5X1Bjpj9dDE6fZfnMp5OtYrzwksEz0HJpP71_sNV4snZ9PP_U3PJaFPDVqa9Lk-uug5020H8JCYpllx1rqldXtSCchCYj5Og/s400/lucerasaracena.jpg" width="381" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Egidi si occupò dell'antica colonia saracena e della sua distruzione negli anni precedenti la prima guerra mondiale.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Facendo un piccolo passo indietro il problema dei saraceni di Sicilia si pose poco dopo la conquista normanna della grande isola mediterranea. Per molto tempo la <span style="color: #990000;"><a href="http://www.storia-riferimenti.org/medioevo/sicilia/monetesicilia.htm">monetazione in Sicilia</a> </span>continuò perfino ad essere molto simile ai tipi arabi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In tempi relativamente brevi gli islamici siciliani furono indotti a raggrupparsi in alcune zone a sud e ad occidente di Palermo. Nel contempo i sovrani facilitarono insediamenti di lombardi, altri italiani, catalani ecc. in varie parti dell'isola.</span><br />
<span style="font-size: large;">Comunque, dati i nuovi scenari, furono molti gli islamici che si sistemarono nella zona di Mazara, nella Valle del Belice ecc. </span><span style="font-size: large;">Su tali insediamenti non è mai mancato l'interesse degli storici e degli archeologi. </span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7rR24KmixjUwkuBPlp4NxV9WipW5rfYz5vNRLIIEt6vpfF80p-cDfsq30GLMnDUlNYSruFt_ZOt6UIPqzo91DvFQBK0iBqD9s0Frq6RcwWbiH2_9PV3n3rU-DFb0VIHLfO9tLtUTzQos/s1600/valbelice1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7rR24KmixjUwkuBPlp4NxV9WipW5rfYz5vNRLIIEt6vpfF80p-cDfsq30GLMnDUlNYSruFt_ZOt6UIPqzo91DvFQBK0iBqD9s0Frq6RcwWbiH2_9PV3n3rU-DFb0VIHLfO9tLtUTzQos/s1600/valbelice1.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>atti di un convegno svoltosi a Montevago nel 1990</i><br />
<i><br /></i>
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdw5cueKhvrTGLcAjxUMP36wGWKCI4YpDh1fDKvBaQ4io4-EgGj-rVOKvjY2rTYdyh_wp3VifR5wKYnP_51BEhechZqJppf7jEUFtwtgn-T4elOJsTYHzzJxtFUXpQV825YZ7mrYJUt5w/s1600/maurici.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdw5cueKhvrTGLcAjxUMP36wGWKCI4YpDh1fDKvBaQ4io4-EgGj-rVOKvjY2rTYdyh_wp3VifR5wKYnP_51BEhechZqJppf7jEUFtwtgn-T4elOJsTYHzzJxtFUXpQV825YZ7mrYJUt5w/s320/maurici.jpg" width="208" /></a><br />
<i>un libro del prof Maurici</i><br />
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<span style="font-size: large;">Anche se diversi islamici continuarono a collaborare con i regnanti ed anche a inserirsi in speciali contigenti militari, all'epoca dell'imperatore svevo Federico II fu deciso, anche per evitare alcune inquietudini, di creare delle colonie saracene più a nord e principalmente a Lucera (ora in provincia di Foggia). Gli ultimi punti di resistenza islamica furono a Iato, ad Entella e a Calathamet. Nel contesto non mancarono anche islamici che preferirono imbarcarsi in direzione delle coste africane.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi29HshGxZDCFwsjKhknz3ych8zPJZJa3Tg9SZRC6aINDYqCwdmCxKyki6ieXorYIpt-s3NVHuJzX2qZFy-S54i3kC__cQGJTTqC6f6pyJ9SsCiVcXRMaTA77DzDDixuXPvWwR42WJQeuw/s1600/Castellolucera.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="239" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi29HshGxZDCFwsjKhknz3ych8zPJZJa3Tg9SZRC6aINDYqCwdmCxKyki6ieXorYIpt-s3NVHuJzX2qZFy-S54i3kC__cQGJTTqC6f6pyJ9SsCiVcXRMaTA77DzDDixuXPvWwR42WJQeuw/s320/Castellolucera.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>il castello svevo-angioino che fu costruito a Lucera per presidio</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>foto wikipedia-</i></span><span style="font-size: medium;"><i>Rg2550</i></span><br />
<span style="font-size: medium;"><i><br /></i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La "<b><i>Luceria Sarracenorum</i></b>" (Lūshīra)</span><span style="font-size: large; text-align: justify;"> durò per circa 80 anni e all'inizio i residenti ebbero alcune garanzie. Ma in epoca angioina le cose si modificarono molto progressivamente </span><span style="font-size: large;">finchè Giovanni Pipino, su ordine di Carlo II d'Angiò, distrusse l'insediamento nell'agosto del 1300. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2_CFuE2-lD4iTDg7hGwDJ7Lrclp6bia1kbUeIhmJVSbx8woIxy1bFJoRHqPjOmzrCNQjOYyp7js0wiHcWW9RbHzFN_SnaPZT0UDUmC0wRILpECt85Li-neziA_WIyqxxbO0DQ4isHPFM/s1600/castellolucera2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2_CFuE2-lD4iTDg7hGwDJ7Lrclp6bia1kbUeIhmJVSbx8woIxy1bFJoRHqPjOmzrCNQjOYyp7js0wiHcWW9RbHzFN_SnaPZT0UDUmC0wRILpECt85Li-neziA_WIyqxxbO0DQ4isHPFM/s1600/castellolucera2.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>vecchia foto del castello di Lucera</i></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">°°°</span></div>
</div>
</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-13325239196695816542016-03-13T09:54:00.000-07:002016-03-14T05:54:46.084-07:00Lucrezia Borgia reggente a Spoleto e Foligno<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">All'inizio dell'agosto del 1499, Alfonso d'Aragona che da poco aveva sposato Lucrezia Borgia (figlia di Alessandro VI) temendo che a Roma fossero in corso delle trame politiche che potevano danneggiarlo, si allontanò da Roma. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Forse per distrarre la giovane sposa (all'epoca incinta) il padre decise quindi di inviarla in missione a Spoleto e Foligno.</span><br />
<span style="font-size: large;">Prima di arrivare nella rocca spoletina, il corteo sostò brevemente ad Acquasparta in quello che all'epoca era il castello di Porcaria e dove oggi c'è la frazione di Portaria che ricorda spesso l'evento. Alcuni ipotizzano che Lucrezia abbia fatto anche una brevissima tappa nel Palazzo Mazzancolli di Terni (ora sede dell'Archivio di Stato).</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge6DfyZ6UjLARBrmbTleiriWy0tQv5AlUjXMvBccUGsbllaM-Iv0ARbyZ9hkuHGi3qVGmaRzKnyjw_DrZxCJVEsygjfAiTx3AiVLoI7Di0R41drNCNcx5BE4l8DGAHLfDadVPimY4ceuU/s1600/lucreziaportaria.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="137" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEge6DfyZ6UjLARBrmbTleiriWy0tQv5AlUjXMvBccUGsbllaM-Iv0ARbyZ9hkuHGi3qVGmaRzKnyjw_DrZxCJVEsygjfAiTx3AiVLoI7Di0R41drNCNcx5BE4l8DGAHLfDadVPimY4ceuU/s400/lucreziaportaria.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>la pro-loco di Portaria organizza ogni maggio un evento commemorativo</i><br />
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitS7KDeduDvKSKvn7PrWGjJnoKoNK-U6_A0vPewrW2fFCdRPDmHMgojDMYqKSbrNnLPqG-RcEkGEdih2VGfbRBLNTxWk6pN5UUUw0-T93ZPadxix3S25b1Q37pDltQNTmacG2Pk8iIgwM/s1600/portaria.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitS7KDeduDvKSKvn7PrWGjJnoKoNK-U6_A0vPewrW2fFCdRPDmHMgojDMYqKSbrNnLPqG-RcEkGEdih2VGfbRBLNTxWk6pN5UUUw0-T93ZPadxix3S25b1Q37pDltQNTmacG2Pk8iIgwM/s320/portaria.jpg" width="224" /></a></div>
<i>antico angolo dell'abitato di Portaria-vecchia foto</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZVSfY795IfPyqUI7JCxhoseVYP2-mG2TLfiLDWfIzGHEtF04PdrMAFTYbH5NnEX58tsWvjsJTHjRvM6D4-f4l1ecBo_KKOXxbxc8X71iA0aGSazGrzDoRJNna09dfXTNiv5pflrXNy1E/s1600/Rocca_di_Spoleto.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="298" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZVSfY795IfPyqUI7JCxhoseVYP2-mG2TLfiLDWfIzGHEtF04PdrMAFTYbH5NnEX58tsWvjsJTHjRvM6D4-f4l1ecBo_KKOXxbxc8X71iA0aGSazGrzDoRJNna09dfXTNiv5pflrXNy1E/s400/Rocca_di_Spoleto.png" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>la rocca Albornoz di Spoleto dove Lucrezia Borgia ebbe breve residenza nel 1499</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>foto Reame- wikipedia</i><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Lucrezia era incinta di sei mesi quindi fece il viaggio, all'inizio a cavallo, principalmente in una lettiga. Aveva un discreto seguito e diversi muli trasportavano quanto reputato necessario.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">L'escursione estiva è ricordata anche da alcuni versi del poeta Giovanni Marrades Labronio:</span></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: large;">Sulla strada per Spoleto bruciante</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: large;">Sotto il sole d'agosto lentamente</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: large;">Cavalcava Lucrezia nel mezzo di un fulgido corteo</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: large;">Di preti e di gentiluomini</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: large;">La fulva bellezza della sua ridondante chioma</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: large;">Faceva ombra al brillio dei suoi occhi semichiusi</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>........</i><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Arrivata finalmente a Spoleto la giovanissima nobildonna ovviamente si insediò nel castello dove ricevette i diversi notabili ed amministrò un po' il territorio (alcune carte della sua reggenza sono ancora conservate). A Foligno nominò un suo rappresentante.</span><br />
<span style="font-size: large;">Supponiamo che, fra gli ambienti della Rocca, la reggente si sia soffermata anche nella bella <span style="color: #b45f06;"><a href="http://www.bellaumbria.net/wp-content/uploads/2013/11/Camera-Pinta.jpg" rel="nofollow">camera pinta</a>.</span></span><br />
<span style="font-size: large;">Il 9 settembre finalmente incontrò il marito e, qualche settimana dopo, rientrò a Roma dove partorì il figlio Rodrigo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
°°</div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
</div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-143324931714241122016-02-04T10:15:00.000-08:002016-02-06T12:27:45.466-08:00Memorie della battaglia di Montaperti<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nel settembre 1260 si svolse la celebre battaglia di Montaperti fra senesi (ghibellini) e fiorentini (guelfi). Per la cronaca il sanguinoso scontro avvenne tra la confluenza dell'Arbia col Malena, la torre di Monselvoli e il castello di Montaperti.</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNOBKIA60hgSxSnblAZwivNgy8sj7IM3nHNwBRYW3dobAT6TnHgAvDnOFriJ5IVll7IlhCLRTBONs0QDMCJHlQWoExodEbjqh6Yy50JRU_0xDqHxY4IPHi6SHztbVF3BxO937qqBWM_LM/s1600/Battle_Montaperti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNOBKIA60hgSxSnblAZwivNgy8sj7IM3nHNwBRYW3dobAT6TnHgAvDnOFriJ5IVll7IlhCLRTBONs0QDMCJHlQWoExodEbjqh6Yy50JRU_0xDqHxY4IPHi6SHztbVF3BxO937qqBWM_LM/s320/Battle_Montaperti.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Sono passati diversi secoli ma ogni tanto capita che l'antica vicenda venga ricordata.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ad esempio nel duomo di Siena in qualche occasione è possibile vedere le antenne lignee che erano poste nel carroccio dei fiorentini sconfitti. All'epoca tali legni furono infatti incastonati fra le colonne della chiesa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Per l'illustrazione di questi ed altri documenti della celebre battaglia, dal 6 febbraio 2016 si attiverà anche un'associazione senese.</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH0Ird9JN0hXputLRzQgC-9GzilROkXDabmnVT7IccgXHBLKKzdh8l6o-3kk39Ty75ClTmJD2v_VvWs_VA0sEYzCMlyszqPcm0-mrs8RNIi1TTqCBb2JNYmkPF2ajHeh6bvqxqKLiS-n8/s1600/antennesiena.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH0Ird9JN0hXputLRzQgC-9GzilROkXDabmnVT7IccgXHBLKKzdh8l6o-3kk39Ty75ClTmJD2v_VvWs_VA0sEYzCMlyszqPcm0-mrs8RNIi1TTqCBb2JNYmkPF2ajHeh6bvqxqKLiS-n8/s400/antennesiena.jpg" width="388" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i> una delle antenne dell'antico carroccio di battaglia, foto Opera Laboratori Fiorentini – Gruppo Civita. </i><i>Nella chiesa è interessante anche il dipinto " La Madonna dagli occhi grossi" che probabilmente era sull'altare senese nel momento dello scontro</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Comunque non è la sola iniziativa che ricorda quel lontano evento. Proprio a Monteaperti si svolge periodicamente una manifestazione.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheJiSaGMvKH0ZIl8O0TC8EZ2mGzH_FIqQeN_etDr2g4hBOzHaE-uzEec2EYtEMXTyllDDEc2dzIboRB6MEB2fHA6feQnr8qaporwFxQfK_OZGJtW6KYo52SxEFa3nylHAXze4-kMFHhag/s1600/montapertilocandina.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="291" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheJiSaGMvKH0ZIl8O0TC8EZ2mGzH_FIqQeN_etDr2g4hBOzHaE-uzEec2EYtEMXTyllDDEc2dzIboRB6MEB2fHA6feQnr8qaporwFxQfK_OZGJtW6KYo52SxEFa3nylHAXze4-kMFHhag/s400/montapertilocandina.png" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>locandina della manifestazione di Montaperti (nel luogo della battaglia nell'ottocento fu anche costruita una piramide)</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>°°°</i></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-21130836940399427582016-01-26T05:38:00.000-08:002016-01-26T13:33:19.192-08:00Palermo, Nicodemo ultimo vescovo del periodo islamico<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Può darsi che in Sicilia ce ne fossero altri, ma subito dopo la conquista della Palermo islamica ( nel 1072) i combattenti normanni capeggiati da Roberto il Guiscardo trovarono a Palermo un solo "timido" vescovo cristiano. Si trattava di tale Nicodemo che a quanto sembra officiava- secondo i criteri della Chiesa di Costantinopoli- in una piccola chiesetta fra Palermo e Monreale. Secondo alcune cronache tale vescovo stava: "<i> ..ab impiis dejectus in paupere Ecclesia S.Cyriacae.."</i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Dopo quasi due secoli di dominazione islamica erano rimasti ben pochi residui della presenza cristiana e, se c'erano, questi ovviamente erano spesso di rito bizantino e non romano.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In più i cristiani rimasti erano ovviamente più numerosi nella Sicilia orientale in quanto la dominazione islamica arrivò molto più tardi nella parte est dell'Isola. Gli arabi ci misero infatti un bel po' a conquistare Siracusa e l'ultimo baluardo di Taormina fu espugnato nel 906 (e pare che in quell'occasione fu decapitato il vescovo locale). Furono poi complicatissime le vicende di una cittadina come Rometta.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">°°</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">A parte queste curiosità, la cultura bizantina nella parte orientale della Sicilia fu persistente per molto tempo e ne sono rimaste anche alcune evidenze artistiche.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifeX7FWzonbgj4sSKac6h00S4RK4aFqxdqfWHfRfT7xU2Hx-iJMINOo3Qyzg9_ycjHI5z3NqfMvzSie0MztG1R2u3W3YbYxUyKBOinW6TfMCI_T8VyPqH_fEXJISkW04vBxxm-LqTRN0g/s1600/Cripta+S.+Marziano+a+Siracusa+%2528sotto+l%2527attuale+S.+Giovanni+alle+catacombe%2529.+Immagine+di+S.+Lucia+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifeX7FWzonbgj4sSKac6h00S4RK4aFqxdqfWHfRfT7xU2Hx-iJMINOo3Qyzg9_ycjHI5z3NqfMvzSie0MztG1R2u3W3YbYxUyKBOinW6TfMCI_T8VyPqH_fEXJISkW04vBxxm-LqTRN0g/s400/Cripta+S.+Marziano+a+Siracusa+%2528sotto+l%2527attuale+S.+Giovanni+alle+catacombe%2529.+Immagine+di+S.+Lucia+%25281%2529.jpg" width="267" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>affresco in stile bizantino a Siracusa (cripta di San Marziano)</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>foto di Susanna Valpreda che ha curato il volume</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;"><i>Sikelia- in Sicilia orientale nel periodo bizantino (<a href="https://sikeliasite.wordpress.com/" rel="nofollow"><span style="color: #e69138;">approfondimenti</span></a>)</i></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">°°°</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_dxDm7dfh_Qw4HQB57X9EPS-S97L10GQrliC3HSLZKtG07ID54iAb80lUyWJxsIwS0CQtSjWS3kiS8-JDdIPwK3cGHVdTQ5ULPjm_UqmUoJDWDI91Q86lxAmmq3-c0JgUCIDL6FN5Ius/s1600/ritagliociriaca.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="108" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_dxDm7dfh_Qw4HQB57X9EPS-S97L10GQrliC3HSLZKtG07ID54iAb80lUyWJxsIwS0CQtSjWS3kiS8-JDdIPwK3cGHVdTQ5ULPjm_UqmUoJDWDI91Q86lxAmmq3-c0JgUCIDL6FN5Ius/s640/ritagliociriaca.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpwODEHsSla-Hfstc8-ibHp0ncA9fY0vhHD8DJcPh8q5PCYDi6MYv0Xu8-XQ-2yMPKMBWQUGANs2I35ON19ZoMPgoOjCAfG-PyeRIrXNHUY0uYtZSeXQFhvu56aDVcZPI3zdRPKV4MIGk/s1600/ciriaco2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="283" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjpwODEHsSla-Hfstc8-ibHp0ncA9fY0vhHD8DJcPh8q5PCYDi6MYv0Xu8-XQ-2yMPKMBWQUGANs2I35ON19ZoMPgoOjCAfG-PyeRIrXNHUY0uYtZSeXQFhvu56aDVcZPI3zdRPKV4MIGk/s640/ciriaco2.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>due frammenti di vecchi libri sulla chiesa di Nicodemo(comunque a quanto risulta il vescovo fu presto invitato a celebrare messa nell'antica cattedrale di Palermo che per molto tempo era stata utilizzata come moschea);</i><i> di seguito proponiamo invece un link </i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<a href="http://www.palermoviva.it/santa-ciriaca-la-chiesa-dimenticata/" rel="nofollow"><span style="color: #e69138;"><b>LA CHIESA DIMENTICATA DI NICODEMO</b></span></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-68510361801197177362016-01-19T06:20:00.003-08:002018-02-14T05:27:19.734-08:00Emirato di Bari, pochi documenti<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Per diversi anni (dall'anno 847 all'anno 871) Bari fu sede di un emirato che, per la sua situazione, inizialmente non fu riconosciuto dai potentati islamici. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Fra l'altro tutto iniziò quasi casualmente. C'erano delle discordie fra i signori locali e alcuni di questi chiamarono in loro aiuto dei mercenari islamici, che approfittarono di un momento di confusione per impadronirsi della città.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La vicenda è raccontata anche da Michele Amari nel suo famoso studio intitolato "Storia dei musulmani di Sicilia":</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-size: large;">Radelchi...(omissis), per Pandone gastaldo di Bari, fe' chiamare un di que' </span><span style="font-size: large;">condottieri per nome Khalfûn, uom berbero, liberto della tribù araba </span><span style="font-size: large;">di Rebi'; le cui genti Pandone fe' accampar lungo la marina e </span><span style="font-size: large;">sotto le mura. E una notte i Baresi, che abbastanza non se ne </span><span style="font-size: large;">guardavano, videro saltare in città quelle frotte scalze, mezzo </span><span style="font-size: large;">ignude, male armati e i più di sole canne, scrissero i Cristiani </span><span style="font-size: large;">maravigliati di quelle lor lance, di canne indiane, sottili e salde </span><span style="font-size: large;">come d'acciaro. Saccheggiarono; uccisero chi resistea: Pandone tra </span><span style="font-size: large;">gli altri fu gittato in mare, perchè volea parlare sopra il diritto delle </span><span style="font-size: large;">genti. Radelchi, non potendo far altro, li lasciò padroni di Bari...</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-size: large;">Non si sa moltissimo di come andarono le cose a Bari durante tale occupazione. Però non manca qualche testo informativo.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxxZAzsmvJOv68RG1x8pYGDviu_nbBEs85nDEDlvDePPFzpqk8BAnVBZagXI38hoHEGArgJBhqoNJqkc-RVZJbON5XEVjcsbMCju-zl6YnafNoyeLeUO8XEMFA7dgbtFsQtsOVPzm5LVQ/s1600/emirato-bari-8a331198-88e3-403d-88e5-8ab3d60558f4.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="591" data-original-width="390" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxxZAzsmvJOv68RG1x8pYGDviu_nbBEs85nDEDlvDePPFzpqk8BAnVBZagXI38hoHEGArgJBhqoNJqkc-RVZJbON5XEVjcsbMCju-zl6YnafNoyeLeUO8XEMFA7dgbtFsQtsOVPzm5LVQ/s320/emirato-bari-8a331198-88e3-403d-88e5-8ab3d60558f4.jpeg" width="211" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><b>Le poche fonti</b>, in genere di ambiente islamico, sono spesso sintetiche ecc.. Qualche scarna notizia è stata pure tramandata dalla comunità ebraica di Oria (nel brindisino) che, all'epoca, era forse uno dei pochi luoghi dove si scriveva. </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCIkqBpX4LMquXOwrY1ZiMyJQ9XG4j9hHEWKbsFiVBJPrYc6r22LCIN2A2_aLAtD_DWx8w0DLxytzncXpuGUvZdfor60INulEhb92L07S3PFILdW8SEPPd5XLRC0QBIRjaX5QxpdSsjvI/s1600/oria2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCIkqBpX4LMquXOwrY1ZiMyJQ9XG4j9hHEWKbsFiVBJPrYc6r22LCIN2A2_aLAtD_DWx8w0DLxytzncXpuGUvZdfor60INulEhb92L07S3PFILdW8SEPPd5XLRC0QBIRjaX5QxpdSsjvI/s320/oria2.jpg" width="220" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: small;"><i>vecchia foto: Oria, porta degli ebrei. </i></span><br />
<span style="font-size: small;"><i>Nella città ci fu un'importate comunità già all'inizio del medioevo e</i></span><br />
<span style="font-size: small;"><i> vi nacque nel 913 circa anche lo studioso Donnolo da Oria </i></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Poco altro è accennato in conseguenza di occasionali relazioni che gli islamici ebbero a Salerno. Sicuramente sono rimaste informazioni sulle aggressive escursioni degli islamici in molti luoghi circostanti (inclusa la citata Oria). </span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX7MUjocicTXwFKzmmuui4QJi6_QexMP_VBFR-XTP6tsBGauopE7IwxbxiRoexcfKm_wAznm3Yoink2vy1XbpL12DXeEI4jllCbLk0HQjnmcvryiyTvAaY1ff_NZnRiLHhs4iueZ2GU8M/s1600/Louis_2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX7MUjocicTXwFKzmmuui4QJi6_QexMP_VBFR-XTP6tsBGauopE7IwxbxiRoexcfKm_wAznm3Yoink2vy1XbpL12DXeEI4jllCbLk0HQjnmcvryiyTvAaY1ff_NZnRiLHhs4iueZ2GU8M/s1600/Louis_2.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>l'imperatore Ludovico II in antico disegno (fonte wikipedia)</i></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Tuttavia, qualche tempo dopo, l'imperatore Ludovico II riuscì, con le forze disponibili nell'area, ad organizzare una coalizione contro gli islamici di Bari. Finalmente nel febbraio dell'871 la cittadella fu espugnata e l'ultimo emiro (Sawdan) fu catturato e portato in catene a Benevento.</span><br />
<span style="font-size: large;">Spesso si tratta di notizie di varia provenienza che compongono un mosaico. Qualche informazione sul contestuale attacco navale risulta pure da alcuni testi all'epoca scritti nella lontana abbazia di San Bertino in Francia. </span><br />
<br />
<br />
Fra le pagine viste sull'argomento ne segnaliamo alcune:<br />
<a href="http://www.ilportaledelsud.org/bari_emirato.htm" rel="nofollow">Quando Bari era un emirato</a><br />
<a href="http://www.storiamedievale.net/pre-testi/lavermicocca4.htm" rel="nofollow">Bari e Bagdad</a><br />
Fra le pubblicazioni sono in genere citati i seguenti libri: <i>L'Emirato di Bari 847-871</i>, di Giosuè Musca e <i>Il fiore sulla muraglia. Sawdan l'emiro di Bari</i> di Francesco P. Percoco (quest'ultimo dedicato a una vicenda un po' romanzata). Tuttavia ci sono altri testi e articoli sono inseriti in pubblicazioni più ampie.</div>
<br />
<br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-65771280819013577882016-01-11T04:38:00.002-08:002016-01-12T13:48:49.030-08:00Una terrazza, Michelangelo, Vittoria Colonna e un club<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">A pochi passi dal Quirinale è ubicata la chiesa di San Silvestro dove i visitatori possono arrivare ad una terrazza e alla facciata di un antico oratorio.</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwzsO0pc59v4BxXrYrwMZJ0SaXEAZBFMc3fbI3f9Izyo6K6hoE8q9GFVQ-Ivt8_kDLxnni2OjPiESYbmCjdNseo3S7h4_53xIg1UDcfd4GVBU2-EkV-GlNaxDlN_B-GsTE8s5_9suLPew/s1600/chiesainterna.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="321" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwzsO0pc59v4BxXrYrwMZJ0SaXEAZBFMc3fbI3f9Izyo6K6hoE8q9GFVQ-Ivt8_kDLxnni2OjPiESYbmCjdNseo3S7h4_53xIg1UDcfd4GVBU2-EkV-GlNaxDlN_B-GsTE8s5_9suLPew/s400/chiesainterna.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>foto alpav (l'oratorio in antico aveva forse funzioni cimiteriali).</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In questi luoghi pare si incontrassero il grande Michelangelo, Vittoria Colonna e saltuariamente altri amici.</span><br />
<span style="font-size: large;">La marchesa di Pescara all'epoca soggiornava spesso nell'antico convento che era qui funzionante.</span><br />
<span style="font-size: large;">Nel 1538-1539 nella chiesa (a quei tempi spesso denominata <i>San Silvestro al Monte Cavallo</i>), fra l'altro, fece diverse predicazioni il senese Lancelloto Politi (Ambrogio Catarino Politi, teologo e giurista).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBRhyphenhyphen8-Du5uQ5bZy59Q7TV1RAdiArtfUPSBJBxz0eUyro7y1VLp46BaFs6nHqNI26qbbf09lx8F7S7do0pzSCW8QlalO2itGwljK3M9FTHuNjp2CKqLW03mxCDOCbRvgiwofK7wM908Uk/s1600/Vittoria_colonna_from_barcelona.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBRhyphenhyphen8-Du5uQ5bZy59Q7TV1RAdiArtfUPSBJBxz0eUyro7y1VLp46BaFs6nHqNI26qbbf09lx8F7S7do0pzSCW8QlalO2itGwljK3M9FTHuNjp2CKqLW03mxCDOCbRvgiwofK7wM908Uk/s320/Vittoria_colonna_from_barcelona.jpg" width="238" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Vittoria Colonna in un dipinto di Sebastiano del Piombo, conservato nel Museo Nazionale della Catalogna (foto wikipedia). A Londra è conservata un bel disegno che Michelangelo donò alla nobildonna.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Diverse persone di questo club erano collegate al cardinale inglese Reginald Pole (che fu anche l'ultimo vescovo cattolico di Canterbury) che, in quel periodo, stava parecchio in Italia e aveva fondato a Viterbo un movimento denominato<i> Ecclesia Viterbiensis. </i>A tale movimento avevano aderito anche alcuni individui che poco prima erano stati vicini alle posizioni di Juan de Valdés. </span><br />
<span style="font-size: large;">Vittoria Colonna ebbe alcuni contatti con il cardinale Pole anche quando soggiornò brevemente a Viterbo in un convento.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqkJH0GfnPdbluVIeyL-5E7T6k_XbJ4JEWsitUewsDWIGZsYiGgScmGzXrYa9Khjsno3JUY0cxG-PdkEd6q-6GWzFkKsyOykZ77E_ittD3DZod5aNFJWk-GddYFNmUi4HCdYbqaZGIkd8/s1600/epistolariopoli.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqkJH0GfnPdbluVIeyL-5E7T6k_XbJ4JEWsitUewsDWIGZsYiGgScmGzXrYa9Khjsno3JUY0cxG-PdkEd6q-6GWzFkKsyOykZ77E_ittD3DZod5aNFJWk-GddYFNmUi4HCdYbqaZGIkd8/s320/epistolariopoli.png" width="259" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>frontespizio di antico volume del cardinale Pole</i></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Il gruppo voleva trovare una diversa via per confrontarsi con i luterani ma simili progetti non andarono a buon fine. Lo stesso cardinale Pole, a quanto sembra, fu nella rosa dei papabili dopo la morte di Paolo III, ma in quel conclave fu poi eletto il cardinale Giovanni Maria Ciocchi del Monte (</span><span style="font-size: large;">Giulio III). </span><br />
<span style="font-size: large;">°°</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh98kBYchE21nzn6NlhV7ABY45FLnPx5ZrnU_Et8NZzYeafvZwSEt7pIhZ6GR55E0tON-HxZbHGmQTfphwK-x0ltNr01WSc-b5Puc4JuOS-iEWiEuoWhryjMCTakuPYwfYxE49ioJZB0MU/s1600/marcantonioflaminio.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh98kBYchE21nzn6NlhV7ABY45FLnPx5ZrnU_Et8NZzYeafvZwSEt7pIhZ6GR55E0tON-HxZbHGmQTfphwK-x0ltNr01WSc-b5Puc4JuOS-iEWiEuoWhryjMCTakuPYwfYxE49ioJZB0MU/s320/marcantonioflaminio.png" width="289" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>uno dei testi di Marcantonio Flaminio</i></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Altri personaggi che gravitarono un po' intorno al gruppo furono Giulia Gonzaga e Marcantonio Flaminio.</span><br />
<br />
approfondimenti:<a href="http://www.lazio-directory.org/sansilvestroquirinale.htm"><br /></a>
<span style="color: #e69138; font-size: large;"><a href="http://www.lazio-directory.org/sansilvestroquirinale.htm">chiesa San Silvestro al Quirinale</a></span><br />
<span style="color: #e69138; font-size: large;"><a href="http://www.provincia.vt.it/ccbc/inform11/maio.htm" rel="nofollow">il circolo degli spirituali di Viterbo</a></span><br />
<span style="font-size: large;"><a href="http://www.bibliotecaviterbo.it/biblioteca-e-societa/1993_1-2/Emiliani.pdf">Vittoria Colonna a Viterbo</a></span><br />
<a href="http://www.arte-argomenti.org/saggi/interventi/pietacolonna.htm"><span style="font-size: large;">la Pietà di Michelangelo per Vittoria Colonna</span></a><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE00AlqnYncy4x5DyShoLlM3TfFeOg2O4oJe8-ao4_N_N_LxVSB0a2FU6R7I5hVfTVh6KluG6NWyxsNHXAaN2h8NRzAzS7-jYqDXcLV6k4BJ5QVanQ5de_2bzCWBOYmew4m_hR7PqSxbg/s1600/vastopietro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE00AlqnYncy4x5DyShoLlM3TfFeOg2O4oJe8-ao4_N_N_LxVSB0a2FU6R7I5hVfTVh6KluG6NWyxsNHXAaN2h8NRzAzS7-jYqDXcLV6k4BJ5QVanQ5de_2bzCWBOYmew4m_hR7PqSxbg/s320/vastopietro.jpg" width="201" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Vasto (Chieti) resti della facciata della chiesa di San Pietro. Nella cittadina abruzzese c'è ancora memoria della nobildonna. Ogni anno anche il matrimonio fra Vittoria Colonna e Ferrante d'Avalos viene ricordato ad Ischia e Vasto con piccoli ma simpatici cortei in costume</i><br />
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>°°</i></div>
</div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-90210077208014636832016-01-07T03:20:00.004-08:002016-02-13T11:16:43.672-08:00I Re Magi a Milano e in Germania<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nell'antica chiesa milanese di San'Eustorgio c'è una cappella dedicata ai famosi Re Magi e in occasione dell'Epifania vi si svolge una piccola cerimonia.</span><br />
<span style="font-size: large;">Simili festeggiamenti non mancano tuttavia anche in altre città italiane (qualche volta pure a Napoli).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgktUcvCq4fRzV1riP_aV5QWbMen3fmIOXzNP5Tc3_uGkEJJFgZXnNjV4CeCzMCSlQvpRWKag-Y7wbQIzG39Jzq9Ht3A9OklvqX7eRXYKsJwSOa5KSFB39HqNq0atV1LcCQHwTztTB1Dmo/s1600/eustorgiomilano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgktUcvCq4fRzV1riP_aV5QWbMen3fmIOXzNP5Tc3_uGkEJJFgZXnNjV4CeCzMCSlQvpRWKag-Y7wbQIzG39Jzq9Ht3A9OklvqX7eRXYKsJwSOa5KSFB39HqNq0atV1LcCQHwTztTB1Dmo/s320/eustorgiomilano.jpg" width="280" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i> vecchia foto della Basilica di Sant'Eustorgio</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Secondo una tradizione in San'Eustorgio erano sepolte le spoglie dei Magi che inizialmente la madre (Elena) dell'imperatore aveva fatto conservare a Costantinopoli per essere, poco dopo, destinate alla chiesa milanese. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In epoca medievale, ai tempi di Federico I Barbarossa, le reliquie furono trasferite a Colonia e solo molto dopo, all'inizio del XX secolo, una piccolissima parte rientrò a Milano.</span><br />
<span style="font-size: large;">La parte più importante dei resti dei Magi è conservata in un preziosissimo sarcofago nel Duomo di Colonia che si possono vedere anche nella <span style="color: #e69138;"><a href="http://www.koelner-dom.de/index.php?id=17450&L=1" rel="nofollow"><span style="color: #e69138;">scheda</span></a> </span>del Koelner Dom. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nella cappella in Sant'Eusborgio c'è comunque un bel lavoro scultoreo di uno dei <a href="http://www.storia-arte.eu/scultura/maestricampionesi.html"><span style="color: #e69138;">maestri campionesi</span></a> che lavorarono in Lombardia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjosreQrO_424vVtxqcvTHHEgZ2YFs43SzSKaGeezlk458g6a4e4wT7U2axylAjoTxsIQtG-Vvs6Va1R5Fqva_fYvLaf0-5iqLGNlWbnjQ4_xeoqKBkr4GmZ22d9ssgfc1GbD21ewyvJkE/s1600/cappellamagimilano.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="251" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjosreQrO_424vVtxqcvTHHEgZ2YFs43SzSKaGeezlk458g6a4e4wT7U2axylAjoTxsIQtG-Vvs6Va1R5Fqva_fYvLaf0-5iqLGNlWbnjQ4_xeoqKBkr4GmZ22d9ssgfc1GbD21ewyvJkE/s400/cappellamagimilano.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"> </span><i>foto di Giovanni dell'Orto (wikipedia)</i><br />
<i><br /></i>
<i><br /></i>
<span style="font-size: large;"><b>per approfondimenti sulla tradizione milanese leggasi:</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><a href="http://lastoriaviva.it/la-strana-storia-dei-re-magi-a-milano/"> <span style="color: #e69138;">la strana storia dei Re Magi a Milano</span></a></b></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La tradizione dei Re Magi è comunque abbastanza viva anche nei paesi di lingua tedesca e, in tempi passati, erano moltissimi i pellegrini che si recavano a Colonia per vedere il citato sarcofago.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0IYo1IN4Pez0VbTQqmjckkp6nZCZ5nDE41D_pA5VQa7KbAKVUOjTEDusV6bn0Pp11VMJ5oWQPTJR_7tEDp2q3MAF9vBdyELCBZhcj-bm6eS8hSw5-a_2rfQCbUh-Y2LYu6BYhGzyMyj0/s1600/francobolloberlinox.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="317" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0IYo1IN4Pez0VbTQqmjckkp6nZCZ5nDE41D_pA5VQa7KbAKVUOjTEDusV6bn0Pp11VMJ5oWQPTJR_7tEDp2q3MAF9vBdyELCBZhcj-bm6eS8hSw5-a_2rfQCbUh-Y2LYu6BYhGzyMyj0/s320/francobolloberlinox.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In alcune piccole città, fra l'altro, i bambini si vestono in modo particolare e vanno a visitare le case dei vicini. Sono chiamati "i cantori della stella" ( Sternisnger). Sulle porte delle case visitate i ragazzi spesso scrivono in gesso la data del loro passaggio e tre sigle usuali che <i>forse </i>sarebbero quelle di Caspar, Melchior e Balthasar.</span><br />
<span style="font-size: large;">Alle usanze di alcune zone tedesche non sfugge neanche la Merkel come si può vedere in <span style="color: #e69138;"><a href="https://www.sternsinger.de/sternsingen/sternsinger-im-kanzleramt/" rel="nofollow"><span style="color: #e69138;">alcune foto</span></a>.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;"><b>Approfondimento : <span style="color: #e69138;"><a href="http://www.viaggio-in-germania.de/sternsinger.html" rel="nofollow">6 gennaio in Germania</a></span></b></span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;">infine segnaliamo affresco paleocristiano sui Re Magi a Villagrazia di Carini -Pa <span style="color: #e69138;">(<a href="http://www.archeostorie.it/uploads/5/9/6/0/59603209/1855581_orig.jpg" rel="nofollow"><span style="color: #e69138;">vedi foto</span></a></span>)</span><br />
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
</div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-79834306501832576702015-12-25T11:29:00.001-08:002017-09-11T14:15:15.763-07:00C'era una volta ... hotel a Roma<span style="font-size: large;">Nella notissima piazza antistante il Pantheon, facendo attenzione si nota una targa che riproduciamo:</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7oFx2YCUqiquHkTC_8o3hXuYBkNjWZwFo7IITJBePxKUovrXb1LrwL2XOSVmiBk4QWVH87AKMYuaF6TpaFBVig0VBvktr9uh4xErEoW9FyrKI_ib3U-0WkAAKlN3HH7nRhxHGoWGV-tI/s1600/targahotel.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7oFx2YCUqiquHkTC_8o3hXuYBkNjWZwFo7IITJBePxKUovrXb1LrwL2XOSVmiBk4QWVH87AKMYuaF6TpaFBVig0VBvktr9uh4xErEoW9FyrKI_ib3U-0WkAAKlN3HH7nRhxHGoWGV-tI/s400/targahotel.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>foto a.p.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">E' un ricordo del fatto che qui nel 1513 dormì Ludovico Ariosto. C'era infatti un albergo (o meglio locanda) che era chiamato "del Montone". </span><span style="font-size: large;">Qualche decennio dopo l'esercizio cambiò nome e venne chiamato </span><span style="font-size: large;">albergo "del Sole".</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nella Roma del periodo rinascimentale le locande non mancavano anche se bisognava spesso accontentarsi. E qualche volta dovevano adattarsi anche i numerosi seguiti di personaggi importanti. Le locande più numerose erano ovviamente nei pressi di San Pietro: fra i quartieri di Ponte e Borgo c'era una settantina abbondante di esercizi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Non erano pochi gli alberghetti in zona Campo dei Fiori che all'epoca era un po' in espansione. Una locanda che viene qualche volta menzionata è quella che era chiamata "Croce bianca". </span><br />
<span style="font-size: large;">Fra i "turisti" in genere erano nominate la locanda dell' Orso e quella del Leone. </span><br />
<span style="font-size: large;">All'epoca del successivo <i>Grand Tour</i> i visitatori spesso alloggiavano negli alberghetti che si trovavano.</span><br />
<span style="font-size: large;">E gli interessati possono pure visitare, in quel di Ariccia, alcuni ambienti dell'antica locanda Martorelli (ci sono degli affreschi di Taddeo Kuntze e vi soggiornò pure <a href="http://www.arte-argomenti.org/schede/granbretagna/turner.htm" target="_blank">William Turner</a> ).</span></div>
<br />
<span style="font-size: x-small;">OOO</span><br />
<br />
<b><span style="font-size: large;">ALTRO HOTEL, ALTRA STORIA...</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ2rgPcpgCm5wyF23huaVxTeHwztdYVcUxBc12aqfsYLXCNNC2KykEAZ1FV8LMqX0HUnzuxWiMqnTjut4SGlTSFNUT0_65NlZIc3XtOCpfE9O2K5N5fTURh1LYq81qiaPvNmopEP2cgD4/s1600/hotelflora.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="444" data-original-width="474" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ2rgPcpgCm5wyF23huaVxTeHwztdYVcUxBc12aqfsYLXCNNC2KykEAZ1FV8LMqX0HUnzuxWiMqnTjut4SGlTSFNUT0_65NlZIc3XtOCpfE9O2K5N5fTURh1LYq81qiaPvNmopEP2cgD4/s320/hotelflora.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Parte importante dell'hotel Flora -in via Veneto- durante l'occupazione tedesca di Roma fu in buona parte requisito dai nazisti anche per destinarvi alcuni uffici.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In quei giorni vi fu condotto pure Luchino Visconti che però fu presto liberato forse per l'interessamento dell'attrice Maria Denis.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il 19 dicembre 1943 alcuni partigiani sistemarono alcune esplosivi nella parte esterna e crearono seri danni al pianterreno.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">°°°</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>L'ALBERGO CON AFFRESCO</b></span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Restando in via Veneto va segnalato un ampio affresco realizzato da Guido Canorin (anni 1926-27) in un salone dell'ex hotel Ambasciatori (ora Grand Hotel Palace).</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhogVqWsYEIT_6wUWgYhUtQd7b28lxQjvNYsBIhJ_zpnVjsTlgA6ACBE5Cn6AaL-0TSpy1Wd_WkdQJO_p5RXves_el4PsEUcudVV4xwcegY_vixxR2z6pVNUUlk1v1lBpYF5zldTHtkHuI/s1600/affrescocadorin.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="436" data-original-width="256" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhogVqWsYEIT_6wUWgYhUtQd7b28lxQjvNYsBIhJ_zpnVjsTlgA6ACBE5Cn6AaL-0TSpy1Wd_WkdQJO_p5RXves_el4PsEUcudVV4xwcegY_vixxR2z6pVNUUlk1v1lBpYF5zldTHtkHuI/s320/affrescocadorin.jpg" width="187" /></a></div>
<span style="font-size: large;">Negli affreschi sono rappresentati diversi personaggi della mondanità del tempo. E fra questi ci sarebbe anche Margherita Sarfatti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">°°</span></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-18731306213618270492015-12-17T04:46:00.000-08:002015-12-17T05:14:01.820-08:00Papa, figlio di pontefice<span style="font-size: large;">Non erano ancora i tempi del nepotismo ma nella storia più antica della Chiesa ci fu il caso di un papa che era figlio di un precedente pontefice. Ed entrambi sono santi.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2IntCPdZ4AHncLj0iL9M4bVlBN9GQg9w8bdmJxim2XnB88H_f0FvXRs_v5KTjdJ4ltllCHXlDvrLt-3QmgrbFFI_NL3ZSKQt4OYbQ0lauMcOc7sHHXW9w1dSQovw5ZBmnU92qBWQBcxo/s1600/Pope_Silverius.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2IntCPdZ4AHncLj0iL9M4bVlBN9GQg9w8bdmJxim2XnB88H_f0FvXRs_v5KTjdJ4ltllCHXlDvrLt-3QmgrbFFI_NL3ZSKQt4OYbQ0lauMcOc7sHHXW9w1dSQovw5ZBmnU92qBWQBcxo/s320/Pope_Silverius.jpg" width="216" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>illustrazione da wikipedia</i></div>
<br />
<span style="font-size: large;">Si tratta di papa Silverio (480-537) al numero 58 nella cronologia dei papi. Sembra fosse originario di quella zona del Lazio meridionale che ora è denominata Ciociaria. Fu eletto nel 1536 ma l'anno seguente fu costretto a dimettersi mentre era in esilio a Palmaria (isole pontine) per un'intricata vicenda politica del tempo (a Roma c'erano i goti).</span><br />
<span style="font-size: large;">San Silverio è fra l'altro patrono dell'isola di Ponza. Silverio e il padre sono invece entrambi festeggiati a Frosinone.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijKFw-V5waRy2VFRbv5JGY9RhA6TojuMyfQM-6AGBI8qlT9xzZqwUeh5fuc9ls7Y0saQBDOWpof2d1_iCdGea9VALbbhI4D1yQr1vre6UGwTt5C3jWTgjHm1Zp2LKqB3Hsh2JuNnfBxHQ/s1600/librosilverio.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijKFw-V5waRy2VFRbv5JGY9RhA6TojuMyfQM-6AGBI8qlT9xzZqwUeh5fuc9ls7Y0saQBDOWpof2d1_iCdGea9VALbbhI4D1yQr1vre6UGwTt5C3jWTgjHm1Zp2LKqB3Hsh2JuNnfBxHQ/s400/librosilverio.jpg" width="263" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>copertina di un antico volume</i></div>
<br />
<span style="font-size: large;">Suo padre era infatti papa Omisda (pontefice dal 514 al 523). Prima di avviarsi al sacerdozio era stato sposato e durante il matrimonio era nato il futuro papa Silverio. Non è escluso che vi sia capitato
di spedire qualche lettera con il francobollo italiano emesso in ricordo di quest'ultimo papa.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8Tx7HXnYI1Wg7WZO6uRAkmgtaiZkhLC9cT2BeM2suAUDJk64YjpM2FfPN8s6in9c1DDABf7s0gPsxWo17j4FHxysIJD36B2AeNlP1gz79Z2kGBMxr0MLawedmtQupFsb9lIRZ76ZKvh0/s1600/francobollopapaormisda.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8Tx7HXnYI1Wg7WZO6uRAkmgtaiZkhLC9cT2BeM2suAUDJk64YjpM2FfPN8s6in9c1DDABf7s0gPsxWo17j4FHxysIJD36B2AeNlP1gz79Z2kGBMxr0MLawedmtQupFsb9lIRZ76ZKvh0/s320/francobollopapaormisda.jpg" width="235" /></a></div>
<br />
<br />
<a href="http://www.laziosud.net/turismo/isole/ponzareportage2.html"><span style="color: #b45f06; font-size: large;">festa di San Silverio a Ponza</span></a><br />
<br />
<br />
<br />alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-9912074750774280122015-12-14T08:58:00.001-08:002015-12-14T13:38:54.539-08:00Una principessa orientale in Germania<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In un momento storico in cui si crearono improvvisamente alcune necessità strategiche, l'Impero Bizantino, volle che la principessa Theophanu sposasse quello che all'epoca era l'erede al trono del Sacro Romano Impero in Germania (futuro Ottone II). Era l'anno 972.</span><br />
<span style="font-size: large;">Poco prima </span><span style="font-size: large;">Liutprando di Cremona, </span><span style="font-size: large;">ambasciatore dell'imperatore tedesco, era tornato da Costantinopoli parecchio costernato in quanto i bizantini non erano molto motivati ad avere buoni rapporti con i tedeschi. </span><br />
<span style="font-size: large;">I modi orientali della principessa inizialmente lasciarono molto interdetti i tedeschi ma poi le cose andarono benino. Qualcuno sostiene che la bella ragazza fosse di origini armene.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjruRyB5YMcsHlxgNzuhzrzFIIYU18RZPBt4u2J8-HKHUmR34d4AsAd_ODqOIu4f1F92pH53Za9phHu62MQ28SWiaWLUMCJfRqKEukQB_8fYVAdgH0d2EUHsORtzI9m0nVWtLl12jLHWBc/s1600/450px-Theophanu%252C_Marktkirche_ESW_%25286%2529.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjruRyB5YMcsHlxgNzuhzrzFIIYU18RZPBt4u2J8-HKHUmR34d4AsAd_ODqOIu4f1F92pH53Za9phHu62MQ28SWiaWLUMCJfRqKEukQB_8fYVAdgH0d2EUHsORtzI9m0nVWtLl12jLHWBc/s400/450px-Theophanu%252C_Marktkirche_ESW_%25286%2529.JPG" width="300" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;">statua dell'imperatrice a Eschwege- foto Kristin Weber (wikipedia)</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">Quando nel 983 l'imperatore morì a Roma,</span><span style="font-size: large;"> in quanto m</span><span style="font-size: large;">adre di Ottone III, </span><span style="font-size: large;">Theophanu</span><span style="font-size: large;"> fu anche reggente.</span><br />
<span style="font-size: large;">La donna è ricordata fra l'altro per aver introdotto in Europa occidentale il culto di San Nicola.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIs-sytxmlMav6LQD26ZrzRWdV-NlOe9pEPl4a57fk9xh5-uN2Nq_6qt5DDN_xdGZQgMp24T473h2d4IUXooXaZYvDbF1zqhr8_BkDWRvKs1JUWoMK1JszfuAB0fo-lfzBrEwjmOUCXck/s1600/teophanu.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiIs-sytxmlMav6LQD26ZrzRWdV-NlOe9pEPl4a57fk9xh5-uN2Nq_6qt5DDN_xdGZQgMp24T473h2d4IUXooXaZYvDbF1zqhr8_BkDWRvKs1JUWoMK1JszfuAB0fo-lfzBrEwjmOUCXck/s320/teophanu.jpg" width="179" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<i>il sarcofago a Colonia</i></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-size: large;"><br /></span>
La sua tomba si trova nell'antica chiesa di San Pantaleone a Colonia. Vi fu trasportata dopo la sua morte a Nijmegen (ora Olanda) nell'anno 991.</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbd5bFcsKiOWr2s-anm3otKKkYbUqZ-ujTqaEDi8gbRM216e20oM1Pn-ht43E9dCsfShAIDST1tX-6LRdYCqlgu-B5gnvIh5LUk4ujYzRN-miN0yavQ81uEOq7K3TtgVboGF2mXs3yKO0/s1600/pantaleon.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbd5bFcsKiOWr2s-anm3otKKkYbUqZ-ujTqaEDi8gbRM216e20oM1Pn-ht43E9dCsfShAIDST1tX-6LRdYCqlgu-B5gnvIh5LUk4ujYzRN-miN0yavQ81uEOq7K3TtgVboGF2mXs3yKO0/s320/pantaleon.jpg" width="181" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>chiesa di San Pantaleone</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="font-size: large;"><span style="text-align: justify;">Una statua di Theophanu (Teofano) è posta anche sulla facciata della famosa cattedrale di Colonia</span>.
</span>alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-4424466642351660212015-12-12T03:58:00.004-08:002015-12-12T06:40:10.006-08:00Quando i pisani andarono alle Baleari...<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Ai tempi odierni sicuramente molti pisani approfittano di qualche volo in partenza dall'aeroporto Pisa Galilei (in San Giusto) per raggiungere Palma di Maiorca, ma questo percorso fu fatto dagli antichi pisani già diversi secoli fa. Nel 1114 fu infatti organizzata, con l'aiuto di catalani e pochi altri, una spedizione per conquistare le isole Baleari che all'epoca erano controllate dagli islamici. Poco prima, nel 1109 circa, c'era stato anche un tentativo (particolarmente concentrato sull'isola di Formentera) a cura della c.d. crociata norvegese diretta da re Sigurd.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSACawFOLxBq6lUoHqioX3qw19rdv3weqll94xk1QAoVSUYAM-drw8yep1_XHckbSC2YqFHcZ_7kuuy6NXPFiiy7ufx5DPJqkd1Z_G3VmiZjuQjBTYEtzTvonpsF1xTM_2N0Nubc1PT4I/s1600/sigurd.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSACawFOLxBq6lUoHqioX3qw19rdv3weqll94xk1QAoVSUYAM-drw8yep1_XHckbSC2YqFHcZ_7kuuy6NXPFiiy7ufx5DPJqkd1Z_G3VmiZjuQjBTYEtzTvonpsF1xTM_2N0Nubc1PT4I/s1600/sigurd.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
Sigurd e la regina in un francobollo norvegese</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Tuttavia il controllo cristiano delle isole fu veramente effimero. </span><br />
<span style="font-size: large;">Per chi vuole approfondire si trova qualche testo dell'epoca (in latino) anche su internet. Ad esempio: <i>Gesta Triumphalia per Pisanos Facta</i></span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfcMlb0e7hQpi6Y364oReJDf6XM1S1qsJYK2gtWvgpqtvoeQEUafhKOItcOH4Tc65EdlRL00NlUyFcpE5MY1ZqswvWohbOqchwm1nr1E-rH93avhsM0lBV64Vn26MFO6tSQdMIuBBlmhk/s1600/gambacorti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: large;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfcMlb0e7hQpi6Y364oReJDf6XM1S1qsJYK2gtWvgpqtvoeQEUafhKOItcOH4Tc65EdlRL00NlUyFcpE5MY1ZqswvWohbOqchwm1nr1E-rH93avhsM0lBV64Vn26MFO6tSQdMIuBBlmhk/s320/gambacorti.jpg" width="212" /></span></a></div>
<div style="text-align: center;">
Palazzo Gambacorti -Pisa (vecchia foto)</div>
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Qualche evidenza di questi lontani fatti si trova ancora oggi in qualche antica lapide ma anche negli affreschi seicenteschi che decorano Palazzo Gambacorti. Un recente <i>murale</i> è poi visibile presso la stazione ferroviaria di Pisa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In tutti i casi i pisani, per la brevissima permanenza, non lasciarono nessuna influenza artistica a Palma di Maiorca. Evidenti sono invece gli influssi dell'arte pisana in Sardegna e in Corsica.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>approfondimenti:</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><a href="http://pisaeislam.humnet.unipi.it/pi/sala-baleari/" rel="nofollow"><span style="color: #b45f06;">la sala delle Baleari in palazzo Gambacorti</span></a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><a href="http://www.storia-riferimenti.org/cronologie/pisasardegna.htm"><span style="color: #b45f06;">architettura pisana in Sardegna e Corsica</span></a></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span>
</div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-27484325888025363912015-12-06T06:36:00.003-08:002015-12-07T08:45:51.000-08:001855: incidenti e mali<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il 12 aprile 1855 in una palazzina annessa al complesso di Sant'Agnese fuori le mura, si verificò un incidente.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAUkx_NtqqW8ysqRMusLGM7yw2d0alOj3gU4mCnnGPSQtZNw6iVrkzMVJ2UFvbPpmmd2I8RraY4vbIcXox2TV-zpVCXzAkU-jmh0l-NCIl2OcG6AFESCcuq4GDLHtZuLThQVv__YMSCUI/s1600/esternoagneserett.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAUkx_NtqqW8ysqRMusLGM7yw2d0alOj3gU4mCnnGPSQtZNw6iVrkzMVJ2UFvbPpmmd2I8RraY4vbIcXox2TV-zpVCXzAkU-jmh0l-NCIl2OcG6AFESCcuq4GDLHtZuLThQVv__YMSCUI/s400/esternoagneserett.jpg" width="312" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;">il campanile di Sant'Agnese fuori le mura, foto a.p.</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Papa Pio IX era in visita ed improvvisamente cedette il pavimento. Con lui, a quanto sembra, furono coinvolte parecchie persone ma nessuno subì danni gravi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Qualche tempo dopo il pittore Domenico Toietti affrescò una parete in loco in ricordo del fatto ritenuto miracoloso.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">°°</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In quel periodo c'erano anche delle particolari tensioni fra la dinastia Savoia e lo Stato pontificio. Mancavano pochi anni alle imprese di Garibaldi nel sud Italia e tre lustri alla breccia di Porta, ma c'erano già diverse polemiche perchè il parlamento sabaudo stava votando una legge contro gli ordini religiosi. Sulla questione intervenne anche Don Bosco con alcune strane lettere inviate al re Vittorio Emanuele II e il contenuto non era certamente augurale. La prima missiva era del dicembre 1854 ma ne seguirono altre. Alcuni storici annotano, comunque, che proprio nei primi mesi del 1855 ci furono diversi lutti in casa Savoia.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ancora: alla fine di quell'aprile del 1855 un contingente del regno di Sardegna si imbarcava a Genova per la spedizione in Crimea (e il primo problema fu un' epidemia di colera).</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<span style="font-size: large;">°°</span><br />
<span style="font-size: large;">approdondimento lettere Don Bosco: sul<a href="http://archiviostorico.corriere.it/1992/maggio/07/Don_Bosco_profeta_sventure_lutti_co_0_9205078579.shtml"><span style="color: #b45f06;"> Corriere della Sera</span></a></span></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-80570811023028336252015-12-01T10:27:00.001-08:002015-12-02T01:37:42.330-08:00Balestrieri di poppa<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Nelle navi veneziane, finchè non furono introdotti gli archibugi, erano normalmente imbarcati dei balestrieri che spesso erano addestrati in luoghi attigui a Venezia (nei pressi della chiesa di San Nicolò al Lido, a Murano, Torcello).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">In un certo periodo la Repubblica di Venezia volle organizzare meglio la cosa e stabilì anche delle regole. Le necessità erano effettive perchè i veneti avevano numerosi fondaci nel Mediterraneo e i commerci con il Levante erano sempre sostenuti.</span><br />
<span style="font-size: large;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk79ZbDAwoFjQr92Jb2HxEXm3pw7wuvhEh1I7_6fDw-H7bWEQ-MCK8VLrsLl021td5pfivKYkjRQTNe7Jnx45_FJGq-FaprXI_oSzz2mLBQZmL7jQtnsOJ4D0WPs026hf-3QhalNadnx4/s1600/800px-Corfou_1488.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjk79ZbDAwoFjQr92Jb2HxEXm3pw7wuvhEh1I7_6fDw-H7bWEQ-MCK8VLrsLl021td5pfivKYkjRQTNe7Jnx45_FJGq-FaprXI_oSzz2mLBQZmL7jQtnsOJ4D0WPs026hf-3QhalNadnx4/s400/800px-Corfou_1488.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: medium;">navi a Corfù in un'incisione di Erhard Reuwich (wikipedia)</span></div>
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Fra le varie norme era previsto che su ogni nave ci fosse un minimo di balestrieri sufficientemente addestrati che ovviamente ricevevano una paga. Poco più tardi (inizio XV) per favorire, come possibile, le famiglie nobili che non avevano molte possibilità di guadagni, fu stabilito che su ogni nave ci fossero almeno quattro giovani nobili che normalmente stavano a poppa e, a differenza di altri imbarcati, avevano il diritto di consumare i loro pasti al tavolo del comandante.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Successivamente i "<b>balestrieri di poppa</b>" furono elevati a sei e occasionalmente furono anche otto. Fra l'altro erano molte le famiglie che facevano pressione per imbarcare qualcuno dei loro giovani e non mancarano neanche casi di clientelismo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Tuttavia la balestra era un'arma ormai destinata al tramonto. L'archibugio venne introdotto gradualmente e qualche volta l'innovazione ebbe qualche resistenza.</span><br />
<span style="font-size: large;">°°</span><br />
<span style="font-size: large;">In occasione della battaglia di Lepanto del 1571 gli archibugieri spagnoli, veneziani, pontifici ecc. furono uno degli elementi che contribuirono alla vittoria contro i turchi. All'epoca c'erano ancora molti balestrieri ma sembra che, in quell'occasione, l'idea di utilizzare al meglio gli archibugi fu del genovese Gianandrea Doria. Sul fronte turco erano muniti di archibugio anche diversi giannizzeri e nella citata battaglia, con tale arma, rimase ferito anche Miguel de Cervantes, poi autore del famoso romanzo Don Chisciotte della Mancia.</span></div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8835852796294345350.post-1624100708755020492015-11-29T01:59:00.000-08:002015-11-29T02:32:50.578-08:00La prova del fuoco del 1068<span style="font-size: large;">Nel medioevo capitava che, con una prova estrema, qualcuno per dimostrare qualcosa si sottoponesse al giudizio divino.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sembra che questa pratica avesse origini longobarde. Le modalità di tali prove estreme erano diverse. Una delle forme più ricorrenti era la c.d. prova del fuoco. A quanto pare ci furono alcuni casi nei primi tempi dell'Inquisizione.</span><br />
<span style="font-size: large;">Qualche volta talune di queste "prove" sono ricordate, magari in occasione di qualche manifestazione di stampo medievale. Fra queste c'è il caso del monaco Pietro che il 13 febbraio 1068 si <i>sarebbe</i> fatto una passeggiata sui carboni ardenti. La dimostrazione avvenne nei pressi di Firenze e con tale sistema il citato personaggio intendeva confermare alcune accuse nei confronti del vescovo della città toscana. L'esperimento indusse la popolazione a sollevarsi contro il vescovo Mezzabarba all'epoca sostenuto da Goffredo il Barbuto e Beatrice di Canossa.</span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNwZq2aHu8TO83edvbMKPknaSEyMoHxshJqm-vCdNIH2Nsdu-fj7cX3nWYZUgxiibIexeKehxra01vurQXSiJI89cEQd0XB6mBB9Z7qetoI4RmBYQEqRRARM3dpotC9Kl1bdaLikJUGug/s1600/settimofiorentinocarboniardenti.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNwZq2aHu8TO83edvbMKPknaSEyMoHxshJqm-vCdNIH2Nsdu-fj7cX3nWYZUgxiibIexeKehxra01vurQXSiJI89cEQd0XB6mBB9Z7qetoI4RmBYQEqRRARM3dpotC9Kl1bdaLikJUGug/s400/settimofiorentinocarboniardenti.jpg" width="280" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>locandina festa medievale in Scandicci anche in ricordo della prova del fuoco del 1068</i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwPn_4cgjaN_FUFqbmiVom6SIp5CP7kDYNTu1voWBaOZuLg5L8aGlr8NMlbZumwAcjYOOJvHmcGyGmXlWii1jRhOXV0KyZYzE4TPE9nCA_bEvQAza7Ab56rLAL-B1jSAOlPC0aQtDYtGA/s1600/Luca_di_Tomm%25C3%25A8_-_St._John_Gualbert.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiwPn_4cgjaN_FUFqbmiVom6SIp5CP7kDYNTu1voWBaOZuLg5L8aGlr8NMlbZumwAcjYOOJvHmcGyGmXlWii1jRhOXV0KyZYzE4TPE9nCA_bEvQAza7Ab56rLAL-B1jSAOlPC0aQtDYtGA/s640/Luca_di_Tomm%25C3%25A8_-_St._John_Gualbert.jpg" width="273" /></a></div>
<i>Giovanni Gualberto, uno dei principali accusatori del vescovo Mezzabarba</i><br />
<i>Dipinto di Luca di Tommè (fonte wikipedia)</i><br />
<i><br /></i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Il monaco in questione fu poi ricordato come <b>Pietro Igneo</b> e pare provenisse dalla nobile famiglia degli Aldobrandeschi. Secondo le cronache lo stesso morì in quel di <a href="http://www.lazio-directory.org/albano.htm"><span style="color: #b45f06;"><b>Albano Laziale</b></span></a> dove fu vescovo fino al 1089 circa. Un dipinto di Marco Palmezzano fu dedicato alla sua prova del fuoco.</span></div>
</div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
°°</div>
alpyhttp://www.blogger.com/profile/00716378493522602520noreply@blogger.com0