Passeggiate intorno

Il terzo romanzo di Alpav ha il titolo "Passeggiate intorno al Purgatorio Romano".  Prezzo aggiornato ebook 2,99  su tutti i siti. In alcuni stores viene venduto anche il pdf. Per le versioni stampate prezzi variabili solo sui siti italiani Mondadori Store ed Amazon.
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Presentazione:
Alcuni amici che avevano già avuto delle avventure si incontrano nel quartiere romano di Coppedè per visionare insieme un noto film. Alla fine della serata programmano qualche passeggiata. Nei giorni successivi alcune cartoline, utilizzate da due amanti durante la seconda guerra mondiale, suscitano il loro interesse. Sulla base di alcuni indizi iniziano pertanto una serie di ricerche per scoprire, alla fine, uno sconosciuto e clamoroso progetto del Terzo Reich. Nel contempo accadono altri eventi e uno degli amici, sparito da qualche tempo, è coinvolto in una strana vicenda in Africa. Diversi dei personaggi sono gli stessi di due romanzi precedenti: "La Tana...direzione Mar Nero" e "Quella lontana notte in Egitto".         


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La copertina è dedicata alla fontana delle tartarughe in piazza Mattei a Roma


PROLOGO


Varsavia, in una bella giornata di aprile
Durante una passeggiata nel verde del parco Lazienkowski, un quarantenne italiano e un cinquantenne polacco si sedettero su una panchina poco distante dal tempio di Diana. L’italiano commentava quanto aveva appena visto presso il museo nazionale. Erano stati in una galleria in cui era esposta una parte importante degli affreschi della cattedrale copta di Faras in Nubia.
«Mi dicevi che gli altri affreschi del ciclo sono a Khartoum?» chiese l’italiano
«Sì e spero proprio siano conservati bene» rispose il polacco.
«Ho saputo che un gruppo di guerriglieri operanti fra l'Egitto e il Sudan ha trovato un'antica chiesa copta e vorrebbe vendere quello che hanno trovato» rivelò, accarezzandosi la barba bionda.
«Brutta storia…»
«Hanno già venduto diverse cose attraverso certi canali, ora avrebbero degli affreschi da staccare.»
«È sempre una brutta storia...»
«Lo so, ma sembra che siano affreschi molto importanti e in certi ambienti hanno paura che vadano persi.»
«E allora?»
«Ci sarebbe un avallo internazionale molto qualificato, anche in seno all'Unesco. Gli affreschi verrebbero restituiti qualora ci fosse un governo stabile. Sarebbero d'accordo anche alcuni politici sudanesi, al momento a Londra.»
«Quindi?»
«Stanno formando una squadra... forse mi inviteranno una delle prossime sere... Enrico, ti interessa saperne di più?»
«Cosa sai di questi dipinti?»
«Poco, però mi hanno detto che il frammento più grande riprodurrebbe la Sibilla Libica.»


Roma, in una nuvolosa giornata di giugno
Due belle coppie si stavano avviando a passo veloce in direzione delle fermate degli autobus di via Petroselli.
Un signore con la barba si rivolse agli altri: «Grazie a Donatella oggi abbiamo visto una cosa interessante come l’Oratorio di San Giovanni Decollato, a me mancava. Aprono così raramente…»
«Gli affreschi del Salviati mi sono piaciuti parecchio, però il ricordo degli ultimi istanti di Beatrice Cenci mi ha rattristata molto» rispose la moglie, accarezzandosi i capelli biondi.
«D’altra parte l’antica confraternita assisteva i condannati a morte e cercava di evitare che i suoi assistiti andassero all’Inferno» intervenne l’amico, un tizio in abiti sportivi che precedeva di poco il gruppo.
«Può darsi che qualcuno fosse innocente. Probabilmente molti si confessavano e, forse, dopo un po’ di secoli, stanno finendo di scontare la loro pena in Purgatorio. Magari le loro anime girano sconsolate per Roma e si accodano a quelli che aspettano l’autobus» gli rispose l’altro.
«E chi lo sa? Probabilmente Beatrice Cenci non si meritava la condanna» concluse la donna. «Comunque era proprio un bel pezzo che non vedevamo qualcosa d’interessante. Negli ultimi tempi ci siamo proprio impigriti, come capita a molti…»
Mentre aspettavano l’autobus, a una signora scivolarono delle monete, rotolarono in varie direzioni e una si fermò di taglio davanti ai piedi dell’uomo con la barba. Quest’ultimo si accorse che la proprietaria di quei soldi aveva un rosario in mano.

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in un luogo così decorato nei pressi di Roma, uno dei protagonisti
si ferma a meditare per respirare l'aria della storia


Roma, in questo suggestivo luogo uno degli ultimi momenti della vicenda raccontata 

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